CAMERINO – Si sono concluse le indagini archeologiche nel quartiere San Paolo a Camerino, destinate alla costruzione della nuova scuola Ugo Betti. I ritrovamenti emersi non hanno una particolare rilevanza e non inficeranno sull’inizio dei lavori per la realizzazione del nuovo edificio. La procedura di verifica preventiva dell’interesse archeologico si articola in due fasi costituenti livelli progressivi di approfondimento dell’indagine archeologica.
L’esecuzione della fase successiva dell’indagine è subordinata all’emersione di elementi archeologicamente significativi all’esito della fase precedente. La procedura di verifica preventiva dell’interesse archeologico consiste nel compimento delle indagini e nella redazione dei documenti integrativi del progetto. Il tutto si conclude con la redazione della relazione archeologica definitiva, approvata dal soprintendente di settore territorialmente competente. La relazione contiene una descrizione analitica delle indagini eseguite, con i relativi esiti elencati. Nello specifico, nell’area del quartiere San Paolo sono state realizzate sette trincee esplorative con uno scavatore. In uno a ridosso della strada sono stati rinvenuti ritrovamenti che hanno previsto qualche giorno di lavoro aggiuntivo, prima della chiusura definitiva.
La richiesta degli scavi era pervenuta dopo la conferenza dei servizi svoltasi a Rieti a fine gennaio: un modo per evitare il più possibile i rinvenimenti archeologici e per contenere gli effetti imprevisti su costi e tempi di realizzazione.
Il primo cittadino Sandro Sborgia aveva specificato che i sondaggi e gli scavi erano degli adempimenti richiesti dalla normativa. «Un intervento, quello della ricostruzione della scuola, finanziato dall’Ufficio speciale per la ricostruzione – aveva aggiunto il sindaco – e, dopo l’approvazione della variante urbanistica e all’esito della conferenza dei servizi, l’Ufficio del Commissario procederà con l’affidamento dei lavori».