CAMERINO – Nuovi laboratori, il completamento dell’ingresso sud e dell’auditorium, paratie di sostegno a monte, ma anche strade di collegamento e parcheggi. Superano i 6 milioni le opere che la Provincia ha realizzato e continuerà a realizzare per il completamento del polo scolastico di Camerino. Questa mattina, proprio all’interno del campus, il presidente della Provincia Antonio Pettinari, il sindaco Sandro Sborgia, il dirigente scolastico Francesco Rosati e il dirigente della Provincia Luca Fraticelli, che segue direttamente i lavori, hanno mostrato il percorso dei numerosi interventi di questo polo, in Via Madonna delle Carceri, dove si trovano le sette scuole cittadine: i licei Varano (Classico, Scienze Umane, Linguistico, Scientifico e Sportivo) e l’Istituto Tecnico Antinori.
«Si tratta di 6 milioni 310 mila euro che arrivano da diverse fonti di finanziamento – spiega il presidente Pettinari -, dal Ministero dell’Istruzione, dalla Regione e dall’ufficio Ricostruzione per l’adeguamento sismico della struttura. Quando inaugurammo la scuola, nel 2013, mancavano molte risorse per completare la viabilità, i parcheggi, l’aula magna. Appena eletto, feci qui il sopralluogo e rimasi scioccato per lo stato di incuria, dopo il sequestro operato dalla Procura di Camerino a causa dell’inaffidabilità della ditta appaltatrice di allora e causa di questi ritardi. Decidemmo di completare la scuola il prima possibile, affidandoci a un cronoprogramma che teneva conto prima di tutto della sicurezza dei suoi fruitori. Decisioni importanti che, alla luce del terremoto del 2016, ci hanno detto quanto siano state decisive, giuste e lungimiranti, dato che non c’è stata la preoccupazione di collocare altrove le scuole nel post sisma perché questo stabile era ed è sicuro. Anzi ha ospitato anche una scuola comunale, il cui edificio era stato danneggiato dal terremoto».
Tra le opere già realizzate la nuova paratia a monte, opere interne, esterne (completamento dell’ingresso sud dell’istituto che si aggiunge agli altri accessi già in uso, il contenimento dei terrazzamenti mediante muri di sostegno e terre armate, il compimento della strada perimetrale alla scuola, i parcheggi e l’accesso all’aula magna, mediante una scala e una rampa in cemento armato) e i laboratori per un costo complessivo di 1,850 milioni. I primi tre interventi sono finanziati con i fondi della Regione Marche relativi al sisma del 1997; i laboratori con risorse Miur del sisma 2016.
Si è conclusa, invece, la gara d’appalto integrato per l’adeguamento sismico della palestra esistente e la creazione di una nuova palestra in copertura per un valore di 940mila euro, ed è in corso l’appalto per i lavori di adeguamento sismico e completamento dell’auditorium per altri 800mila euro. È stato affidato anche il lavoro (50mila euro) per la realizzazione di laboratori LiFi ed è in corso la progettazione dell’adeguamento sismico del corpo principale della scuola, per un importo complessivo di 2.670.000 euro, finanziato da risorse europee e fondi della ricostruzione.
«Sulla sicurezza della scuola basta dire che abbiamo avuto un’interruzione delle lezioni nel 2016 di appena tre settimane – ha aggiunto il dirigente Rosati – abbastanza miracoloso pensando ai danni subiti dal territorio e dalla città. In questi anni abbiamo anche trasformato dei laboratori in aule, seguendo il processo tecnologico. Qui ci sono 42 classi dei licei e 15 dell’istituto tecnico, un piccolo villaggio di studi, sicuro, accogliente, con spazi di aggregazione».