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Campanile (Amo Senigallia) contro la maggioranza: «Il centrodestra spegne le luci sulla città»

Il consigliere critica aspramente l'approvazione del bilancio 2021-23 definendolo uno dei momenti più tristi degli ultimi anni: «Impedito un confronto sul futuro della nostra città»

Gennaro Campanile
Gennaro Campanile

SENIGALLIA – «Il centrodestra spegne le luci sulla città». Il pesante affondo all’attuale maggioranza senigalliese arriva dal consigliere comunale Gennaro Campanile in merito all’approvazione del bilancio svoltasi la settimana scorsa. Una presa di posizione netta che certifica anche il riavvicinamento all’attuale minoranza della città: Campanile era uscito sbattendo la porta la scorsa primavera per visioni diverse in merito al candidato sindaco. Non aveva fatto mistero di voler essere lui a gareggiare per il Partito Democratico ma ricevendo picche aveva preferito non allinearsi alle logiche di partito e concorrere da solo con la lista civica. Prima di questa scelta ci sarebbero anche dei flirt con l’attuale destra che decise solo all’ultimo di focalizzare tutte le forze su quello che oggi è il primo cittadino di Senigallia.

«L’approvazione del bilancio 2021-23 da parte del centrodestra senigalliese ha segnato uno dei momenti più tristi degli ultimi anni perché è stato impedito, nei fatti, un confronto sul futuro della nostra città. A dire il vero non abbiamo neanche udito la “visione” di questa Amministrazione per Senigallia dopo una campagna elettorale frizzante e piena di promesse. Voltare pagina è rimasto uno slogan e, se continua così, verranno traditi i tanti cittadini che volevano un cambiamento vero».

Il consigliere entra poi nel dettaglio in merito alle stangate che aspetterebbero al varco i cittadini della spiaggia di Velluto: «Ma alcune riflessioni possono essere fatte fin da subito. Senigalliesi state a casa perché è in arrivo una stangata sulle sanzioni del codice della strada che secondo le previsioni ammonterà ad € 1.200.000 ed € 1.100.000 per i parcheggi a pagamento, cifre da Stato di polizia e campate per aria visto anche il momento storico che stiamo attraversando. Qualora le loro aspettative non fossero raggiunte quali tagli verranno fatti dal momento che per ogni mancata entrata ci dovrà essere una variazione? Aver ridotto le rate TARI da quattro a tre non vuol dire aver ridotto l’importo complessivo. Ma non doveva essere rivista ed in alcuni casi anche eliminata temporaneamente?».

«Passando ai lavori pubblici – prosegue Campanile – il rinvio della qualificazione di piazza Simoncelli a data da destinarsi vuol dire rinunciare ad uno spazio in centro città che potrebbe essere destinato ad attività economicamente e turisticamente molto più qualificate rispetto ad un parcheggio, peraltro malmesso e più tipico di una zona periferica che di un salotto cittadino. Certo, proporre la Rocca ed il centro storico patrimonio dell’Unesco è parlare un’altra lingua. Vogliamo parlare del verde? Su migliaia di metri quadrati di verde (parco della Cesanella) l’attenzione è andata concentrandosi però sul bosco di Topolino e su Bosco Mio, due fazzoletti di terra rispetto ad uno spazio che cambierebbe veramente le cose».

«Forse qualcuno dirà che non è tempo di progetti – conclude Campanile – data l’incertezza del presente. Presentare progetti vuol dire indicare alla città che cosa si vuole fare, sempre che si abbia qualche idea. Alcuni Assessori hanno dimostrato attenzione verso le proposte della minoranza, segno evidente che se c’è la volontà (quella per intenderci che è mancata al Presidente Bello) si può lavorare insieme. “Amo Senigallia” è sicura che una sana discussione avrebbe migliorato il bilancio preventivo e di conseguenza la vita dei senigalliesi».