FABRIANO – «La candidatura per l’iscrizione dell’Arte della Carta Filigranata di Fabriano nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale immateriale Unesco avrà maggiori probabilità di successo se ciascun fabrianese si riapproprierà dell’orgoglio di appartenenza a una Comunità che ha costruito sul proprio “saper fare” il tratto distintivo dal 1200 a oggi e, ne siamo certi, saprà continuare a farlo anche in futuro». Con questo auspicio si è conclusa l’assemblea pubblica organizzata dalla Pia Università dei Cartai, con il sostegno del Comune di Fabriano, della Fondazione Fedrigoni Fabriano, della Fondazione Carifac, per presentare ufficialmente l’avvio dell’iter che porterà alla presentazione del dossier a Roma, il prossimo marzo.
Lavoro di squadra, di Comunità, questo il senso profondo dell’iniziativa svoltasi ieri pomeriggio, 10 dicembre, nella sala consiliare del Palazzo del Podestà a Fabriano e che ha visto un’ampia e sentita partecipazione, sia durante le due assemblee con gli studenti degli Istituti superiori cittadini, svoltesi ieri mattina al Teatro San Giovanni Bosco della Misericordia e nell’Aula magna del Morea, e sia ieri pomeriggio a Palazzo del Podestà. Tanti, infatti, gli interventi scaturiti dal dibattito post presentazione del progetto di candidatura.
A fare gli onori di casa, il sindaco Gabriele Santarelli. «Il processo per la candidatura della carta filigranata come Patrimonio immateriale dell’Unesco assume in questo contesto un ruolo duplice: recuperare la memoria dell’importanza che questa produzione ha avuto per la storia della città e trasmetterla alle nuove generazioni affinché possa divenire di nuovo un’occasione di crescita della comunità. Per questo è così importante che il processo che ci porterà alla candidatura sia il più partecipato possibile ed è sempre per questo che ritengo fondamentale il fatto che tante realtà stiano lavorando sinergicamente al raggiungimento di questo risultato».
Il compito di illustrare il perché si sia deciso di avanzare la candidatura della Carta Filigranata è toccato alla Pia Università dei Cartai, al primo consigliere Massimo Stopponi. «Oggi la Pia Università, fortemente radicata in questo territorio, sente il dovere di additare al mondo la peculiarità di un’arte, quella della fabbricazione della Carta Filigranata, che in questo luogo, ha avuto la sua culla e nei secoli ha trovato sviluppo ed evoluzione. Per perseguire questo fine, con il prezioso sostegno della Fondazione Fedrigoni Fabriano, della Fondazione Carifac, del Comune di Fabriano e con la consulenza tecnica della società Bia Srl unitamente alle associazioni del territorio e il coinvolgimento dei cittadini, si è deciso di intraprendere l’iter per la presentazione della candidatura».
Uno dei perni fondamentali del team che sta lavorando su questa candidatura è rappresentato dalla Fondazione Fedrigoni Fabriano. «La Fondazione Fedrigoni Fabriano, che dal 2011, grazie alla fondatrice Fedrigoni SpA, si dedica alla salvaguardia del patrimonio storico cartario fabrianese e alla sua divulgazione, si unisce agli intenti della Pia Università dei Cartai, garantendo il supporto scientifico e la condivisione del prezioso patrimonio documentario e strumentale di inestimabile valore di cui dispone, testimonianza tangibile e intangibile di un “saper fare” identità collettiva di un territorio», ha evidenziato la coordinatrice, Livia Faggioni.
«In questi anni la Fondazione Carifac ha abbandonato il mero ruolo di erogatore passivo sviluppando una proattività che la porta a candidarsi quale hub di relazione e coordinamento per tutti coloro che vogliano adoperarsi per la Comunità. Crediamo fermamente che questa candidatura (sarebbe la prima volta per le Marche qualora l’Unesco dovesse accettarla) possa porre le basi per un nuovo Rinascimento fabrianese. Un’azione in ambito culturale con enormi potenzialità che si riflettono in quello economico laddove si riesca a rinnovare il brand territoriale creando attrattività. Un progetto della Comunità tutta cui la Fondazione rende disponibile il sostegno economico», le parole del presidente della Fondazione Carifac, Marco Ottaviani.
Ad entrare nello specifico nei prossimi step, la società Bia. “BIA Srl, società di consulenza nel settore della progettazione culturale, affianca la Comunità fabrianese nell’iter di valorizzazione e promozione del patrimonio immateriale legato alla carta filigranata in vista di una candidatura Unesco quale patrimonio immateriale dell’umanità. Si tratta di un progetto complesso, ma affascinante dal punto di vista tecnico. Sono tanti i passi da affrontare quali le micro-narrazioni, la catalogazione, la realizzazione di un film emozionale e la raccolta consensi attraverso lettere di sostegno da parte dei soggetti del mondo fabrianese e cartaio, a testimonianza del valore e significatività dell’impresa. Si tratta di step da intraprendere insieme per proseguire in questa importante azione collettiva di riconoscimento», ha dichiarato Angelo Boscarino, presidente di Bia.
Gli ultimi due interventi hanno riguardato altrettanti strumenti messi a disposizione della collettività per la positiva riuscita della candidatura. Si tratta del sito www.piauniversitadeicartai.it e del Focal Point. Il sito internet dedicato è stato curato dalla Dedalo srl. A parlarne dell’importanza della presenza digitale nella rete della Pia Università dei Cartai, Massimo Ilari. «Si tratta di un mezzo interattivo per parlare con la gente. Un numero whatsApp – 328/1030132 – messo a disposizione per raccogliere informazioni dirette dal pubblico di ogni età. Una sezione di news legate al mondo della carta. Una sezione di micro narrazioni che verranno implementate dal progetto scuola/lavoro che partirà nei prossimi mesi con i ragazzi delle scuole secondarie. Tutto a supporto della candidatura che vedrà Fabriano e i suoi abitanti al centro di un progetto ambizioso, ma percorribile».
Infine, il Focal Point che sarà gestito dalla Pro Loco di Fabriano. «Essere partecipi di un progetto che ha l’ambizione e la forza di nascere dal basso, di coinvolgere tante e diverse realtà è davvero stimolante ed anche un po’ unico se pensiamo alla storia della nostra città. Con l’apertura del Focal Point in piazza del Comune cercheremo di dare uno spazio alla città dove ciascuno di noi possa sentirsi coinvolto e, soprattutto, protagonista di questo progetto che potrà dare vita a tante iniziative future da intraprendere insieme», ha concluso il presidente Pro Loco, Paolo Mearelli.