ANCONA – Un nuovo yacht in costruzione al Cantiere delle Marche, tutto in acciaio e alluminio e destinato a un fortunato armatore russo. Un altro successo per il cantiere dorico, leader mondiale nel segmento degli explorer yacht, che in soli 6 anni di attività ha fatto registrare un costante incremento di business. La commessa si aggiunge alle altre 6 unità, tutte oltre i 100 piedi, già in costruzione. L’ultimo arrivato nel cantiere dorico è un concentrato di lusso e tecnologia, con 6 cabine ospiti e 4 cabine equipaggio, 3 ponti, sala da pranzo all’aperto, solarium, vasche idromassaggio, lounge bar e tutti i comfort di navigazione. Sarà consegnato nel 2019.
Da maggio a oggi il Cantiere delle Marche ha messo a segno una vendita ogni 40 giorni, aumentando in media il valore della produzione del 46% ogni anno a partire dal 2010 e raggiungendo i 24 milioni di euro nel 2016. La vendita dell’ultimo explorer yacht è stata fatta in collaborazione con Konstantin Kolpakov e Richard Kaye di Arcon Yachts, i quali hanno introdotto i clienti al cantiere ed hanno seguito ogni singolo passo della trattativa . «Con le nostre imbarcazioni si può navigare in luoghi normalmente impossibili da raggiungere, si vivono spazi introvabili su altri yacht, si possono realizzare progetti impensabili fino ad ora – ha sottolineato Vasco Buonpensiere, direttore sales & marketing di Cdm – siamo l’unico cantiere che ha dimostrato ripetutamente e in maniera consistente di essere in grado di ampliare il modo di pensare allo yachting».
Piena soddisfazione anche da parte di Ennio Cecchini, ceo e co-fondatore che aggiunge: «Ora che vinciamo premi anche per il design e la realizzazione dei migliori interni possiamo finalmente confermare al mercato che esiste un cantiere che dalla impostazione del progetto alla realizzazione dello stesso è in grado di offrire l’unica gamma di yacht al mondo che fonde perfettamente stile e solidità, sicurezza ed eleganza, un gamma di yacht che fa sentire a proprio agio sia a Ibiza che a Ushuaia, come i nostri attuali armatori stanno dimostrando».