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Capitale della Cultura 2022, lo scettro a Procida. Mancinelli: «Il nostro progetto va avanti»

Il comune campano ha avuto la meglio sulle altre nove finaliste. La proclamazione si è svolta in videoconferenza alla presenza del Ministro per le attività culturali e il turismo Dario Franceschini. Ecco cosa dice il sindaco del capoluogo marchigiano

Ancona capitale della Cultura
Un momento dell'audizione di Ancona come capitale della Cultura 2022

ROMA- Procida si aggiudica lo scettro di capitale della Cultura 2022. La nomina è arrivata questa mattina – 18 gennaio – intorno alle 10.30 in rigorosa videoconferenza con tutti i rappresentanti delle 10 città finaliste (Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo, Procida, Taranto, Trapani, Verbania e Volterra). Per il capoluogo marchigiano presenti online il sindaco Valeria Mancinelli e l’assessore alla Cultura Paolo Marasca che, insieme, avevano guidato laudizione dello scorso 14 gennaio.

Il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini ha proclamato la vincitrice leggendo la motivazione scritta dalla Giuria: «Il progetto culturale presente elementi di attrattività eccellenti. Il contesto dei sostegni locali pubblici e privati risulta ben strutturato così come la dimensione paesaggistica straordinaria, tecnologica e rilevante per tutte le isole del Mediterraneo. La combinazione di questi fattori sarà modello per i progetti sostenibili delle realtà isolane. Procida è capace di trasmettere un messaggio poetico e di auguri per tutti noi».

LE DICHIARAZIONI INTRODUTTIVE

Sempre Franceschini aveva introdotto la proclamazione con alcune parole riassuntive ma molto indicative sull’attività svolta: «È un anno particolare e lo vediamo soprattutto nelle modalità di svolgimento. Le scorse edizioni si sono svolte in presenza qui nella Sala Spadolini, oggi non è possibile ma è bello vedere e percepire questo seguito e questa partecipazione. Questa cerimonia completa il lavoro della commissione e consegnerà la vincitrice di un anno, ripeto, particolare. Mi impegnerò personalmente affinchè nei prossimi anni anche le città finaliste possano avere un riconoscimento ulteriore».

Significativo anche il contributo del presidente della Giuria, il professor Stefano Baia Curioni: «Ringrazio i miei assistenti con cui abbiamo condiviso tutto in questi ultimi mesi. Ringrazio le 28 città che hanno deciso di partecipare e mi compiaccio di tutta la qualità che siamo stati chiamati a giudicare. Peccato aver dovuto condurre una selezione severa per sceglierne una sola, non era un compito facile. Il tratto comune a tutte quante le finaliste è stato il partire dalla proprie fragilità per un disegno a lungo termine».

I COMMENTI

Paolo Marasca, assessore alla Cultura, spiega che «Procida ha sviluppato un progetto molto bello e intenso, che ha mobilitato un’intera comunità ed è stato declinato in varie forme. Sotto molti aspetti, e questo mi pare confermato dalle parole del Presidente della commissione, il loro progetto era il più vicino al nostro, e questo ci dice che ci siamo mossi sulla giusta strada. Poi, chiaramente, la scelta di un unicum come una realtà isolana, con tutto il suo portato immaginifico e di senso in un periodo come questo, esclude quasi automaticamente le altre candidate, ma questo non sarebbe stato possibile senza un progetto convincente come il loro. Siamo felici per loro. Noi ora abbiamo un mucchio di lavoro da fare, le idee e le realtà maturate all’interno del progetto di candidatura sono capaci di ridisegnare una bella parte di città, in senso culturale, e con un occhio particolare per i giovani. Il tempo di rimetterci da questa giornata, e siamo di nuovo in corsa, perché come diciamo sempre, ad Ancona “la cultura è una cosa che si fa».

«Quanto dichiarato da Paolo Marasca – fa eco il Sindaco Valeria Mancinelli –  ci fa capire quanto Ancona ci sia andata vicina, ed è inutile negare che ci sia un po’ di amaro in bocca. Ma ho detto molte volte che il lavoro svolto per la candidatura ci ha aiutato a crescere, a convincerci delle nostre possibilità, a relazionarci con il territorio e a rafforzare la nostra identità. Questi sono i risultati che ci rendono felici comunque, e su cui continuiamo a costruire presente e futuro. Voglio ringraziare le decine e decine di persone che con competenza e passione hanno lavorato a qualcosa che continuerà a crescere, e naturalmente voglio fare i complimenti al mio collega di Procida, che è stato capace di radunare una comunità sensibile e accogliente attorno a un progetto ambizioso, dimostrando come le cose siano davvero possibili quando ci si crede, e si lavora con tenacia e attenzione». La sindaca Mancinelli, nel suo profilo facebook rilancia al futuro: «Come ho più volte ribadito il nostro progetto, popolare, di crescita e di sviluppo, va avanti. E lo realizzeremo insieme».

«Devo, dobbiamo ringraziare – chiude l’assessore Marasca –  le tante persone con cui abbiamo appena iniziato un percorso che porterà Ancona a svolgere un nuovo ruolo sul piano culturale del territorio. I progettisti, gli operatori culturali, le associazioni, la cabina di regia della Mole, i Musei, i partner, ma anche i tecnici tutti che hanno dimostrato un livello di cura per le azioni culturali che in Italia è raro. Partiamo da questo livello».