OSIMO – Sarebbe dovuta chiudere domenica primo ottobre la mostra “Capolavori Sibillini, l’arte dei luoghi feriti dal sisma” allestita nel meraviglioso scenario di palazzo Campana a Osimo. L’apertura dell’esposizione invece, inaugurata lo scorso febbraio, è stata prorogata fino al 19 novembre.
«Abbiamo deciso di tenerla ancora aperta per permettere a più visitatori di ammirare quelle bellezze – afferma l’assessore alla Cultura e vicesindaco Mauro Pellegrini -. A oggi sono stati staccati settemila e 500 biglietti».
Le opere d’arte erano conservate, in gran parte, nei musei associati alla Rete museale dei Sibillini comprendente otto Comuni: Montefortino, Montefalcone Appennino, Smerillo, Monte Rinaldo, Montelparo, Montalto Marche, Loro Piceno e San Ginesio. A causa dei danni subiti da molti edifici, i beni culturali in essi custoditi sono stati depositati e messi in sicurezza al museo civico e a palazzo Campana grazie alla disponibilità del Comune e dello stesso istituto Campana per l’istruzione permanente. Questi ultimi, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, hanno allestito negli spazi espositivi la mostra. Possibile ammirare anche la mostra fotografica “Sibillini. Terre da vivere” a cura del circolo fotografico Avis “Giacomelli” di Osimo e del gruppo di fotografi naturalisti “La notte”. La mostra ha permesso a quelle opere di essere restaurate, ammirate, e anche di dare lavoro ai ragazzi di quelle zone come guide o alla biglietteria. Il ricavato sarà devoluto proprio ai territori devastati dal terremoto.
La mostra sarà aperta:
– sabato e domenica: dalle 10 alle 13, dalle 16 alle 19 (ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura);
– lunedì 30, martedì 31 ottobre e mercoledì 1 novembre: aperta con lo stesso orario;
– per gruppi e/o scolaresche su prenotazione: possibilità di apertura dal martedì alla domenica, con visite guidate a orari concordati.