GIULIANOVA – Nuova perquisizione in casa Santoleri. I carabinieri del Reparto operativo nucleo investigativo sono tornati oggi (17 novembre) all’appartamento di via Galilei, di Giuseppe e Simone: sequestrati nastro adesivo, coperte, lenzuola, federe, cuscini. E anche i farmaci, in particolare quelli che prende Giuseppe, al fine di verificare se siano stati somministrati alla pittrice per un possibile avvelenamento. Questi verranno comparati con gli esiti delle analisi tossicologiche fatte durante l’autopsia di mercoledì.
Nel decreto di perquisizione consegnato agli avvocati Gianluca Carradori e Gianluca Reitano c’era scritta la stessa cosa per l’auto (ripassata ieri da cima a fondo dai Ris) e vale dire che la nuova perquisizione era per accertare tracce di un eventuale presenza e trasporto del cadavere tra le mura domestiche. Gli inquirenti pensano che il corpo della pittrice Renata Rapposelli, rinvenuto venerdì scorso (10 novembre) a Tolentino in avanzato stato di decomposizione, possa essere stato a casa dei Santoleri e forse avvolto in qualche coperta o lenzuolo per trasportarlo poi fuori dall’abitazione e portarlo fino nel Maceratese, sul greto del fiume Chienti dove è stato rinvenuto.
La perquisizione è iniziata alle 14 ed è terminata poco prima delle 16.
«Eravamo fuori con Simone per mangiare un boccone a pranzo – spiega l’avvocato Reitano – quando ci hanno chiamato i carabinieri per la notifica. Alle 18.30 siamo ancora in caserma per attendere il verbale. In casa non c’è più biancheria da letto che Simone può utilizzare». I legali hanno chiesto il dissequestro della Fiat Seicento ma la procura non ha ancora acconsentito. La vettura dunque non è stata ancora restituita a Simone e al padre. Giuseppe lunedì verrà trasferito ad Ascoli, in una clinica specializzata per curarlo. L’uomo giorni fa aveva ingerito dei farmaci dopo aver appreso dalla televisione che il corpo senza vita di una donna, trovato a Tolentino, era quello della ex moglie. Il figlio si era accorto e lo aveva portato in ospedale per le cure.