FANO – Nonostante si navighi nell’incertezza causata dall’emergenza pandemica, l’ente Carnevalesca fanese guarda avanti e prova a pianificare il futuro. Un futuro certamente ancora nebuloso ma che inizia già a manifestare qualche certezza: a causa dell’aspra ripresa pandemica, immaginare il Carnevale di Fano tra la fine di gennaio e la metà di febbraio 2021 come da calendario canonico è pressoché impossibile.
Ad oggi il periodo più papabile per poter far svolgere regolarmente quella che è una delle manifestazioni più antiche d’Italia è il periodo di giugno. L’estate 2020 ci ha dimostrato come la bella stagione possa offrire maggiori garanzie per il reale svolgimento del carnevale in una situazione di sicurezza. A partire da questa speranza l’Ente Carnevalesca ha iniziato a pianificare l’edizione 2021: «Non mi stancherò mai di dire che il Carnevale di Fano è una cosa seria – ha commentato la presidente Maria Flora Giammarioli – e come tale la sua grande visibilità deve essere sfruttata come cassa di risonanza mediatica per veicolare messaggi importanti. Quest’anno come è già noto a tutti, il Carnevale sarà dedicato a Dante Alighieri e grazie anche alla collaborazione con Ivan Antognozzi dell’Ufficio Europa del comune di Fano, siamo riusciti ad accedere al bando nazionale per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri»
Un traguardo importante che ha permesso all’Ente di vincere un doppio bando e accedere così al contributo di 10mila euro che andrà a finanziare il Carnevale di Fano 2021.
«Il Carnevale di Fano è una delle manifestazioni culturali più importanti della Regione, – ha commentato Ivan Antognozzi –. Siamo davvero entusiasti di aver tradotto l’ottima intuizione dell’Ente Carnevalesca, vincendo questo bando, ottenendo il patrocinio e il contributo. Un bando importante, realizzato dal Governo per stimolare una serie di progetti, che valorizzassero la figura di Dante. Inoltre, anche se in maniera più marginale rispetto ad altri territori, il poeta cita più volte la nostra zona e i personaggi che l’hanno vissuta e noi non potevamo farci sfuggire questa occasione».
«Oltre ad impegnarmi per regalare ai fanesi ancora altri grandi Carnevali – ha sottolineato Giammarioli – mi impegnerò fino in fondo a riformare l’Ente Carnevalesca. Un’associazione culturale non può più farsi carico di una manifestazione importante come il Carnevale di Fano. In 150 anni non è mai stato fatto ma mi batterò fino alla fine per trasformarla in una fondazione più strutturata e più idonea per la gestione di un evento di tale portata. A quel punto sarò veramente soddisfatta».
Il bando appena centrato dall’Ente non potrebbe essere l’unico finanziamento in arrivo: è i in fase di stesura, sempre al Mibact, il nuovo bando per finanziare i Carnevali italiani. Fano conta di vedersi nuovamente attribuiti i 70mila euro che sono stati riconosciuti per ogni annualità dell’ultimo triennio.