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Caro bollette, Cisl Pesaro: «Comunità energetiche rinnovabili per lo sviluppo dei territori»

Convegno del sindacato. Andreolini: «Base per lo sviluppo». L'assessore Antonini: «Bando da 2,5 milioni per mini impianti per l’abbattimento dei costi dell’energia»

Il convegno Cisl

PESARO – Crisi energetica, aziende e famiglie colpite. Cisl di Pesaro ha riflettuto sull’argomento con il seminario “Le comunità energetiche rinnovabili: quale contributo allo sviluppo dei territori”.
Un tema globale, quello dell’approvvigionamento energetico, ma anche molto locale visti i risvolti economici e sociali sottolineati in apertura da Maurizio Andreolini, responsabile Cisl Pesaro e Urbino: «La questione non è solo alla base del nostro sviluppo ma è anche elemento cruciale per le famiglie e la loro qualità della vita». Lo stato dell’arte, con le novità appena deliberate, lo ha illustrato l’assessore regionale Antonini: «La Regione si muove in sintonia con gli indirizzi europei, ci siamo già dotati di una legge per le comunità energetiche. A breve faremo un bando da 2,5 milioni di euro per sostenere le famiglie più fragili nell’acquisto di mini-impianti per l’abbattimento dei costi dell’energia: il cittadino non è più un consumatore ma un produttore di energia».

«La dipendenza energetica italiana è alta, importiamo il 73% del fabbisogno, negli ultimi 30 anni è aumentato – ha sottolineato nel suo intervento, Antonio Losetti responsabile nazionale per le politiche energetiche Flaei Cisl -. Criticità energetica legata ai prezzi, alla produzione, alla scarsità idrica. Nel 2021 si è avuto un incremento del 44% degli impianti fotovoltaici, dato positivo ma se vogliamo raggiungere gli obiettivi europei dobbiamo fare passi da gigante nel rinnovabile. Le comunità energetiche rinnovabili saranno un tassello importante».

A chiudere i lavori il segretario regionale Cisl Marco Ferracuti: «In Italia c’è un problema di dipendenza energetica legato al fatto di essere un Paese manifatturiero, vocazione manifatturiera ancora più accentuata nelle Marche che ha il 33% di addetti del manifatturiero rispetto agli occupati totali contro il 21,6% del sistema Italia. Negli ultimi anni c’è stata una crescita dei consumi di energia e un basso incremento della produzione di rinnovabili (+2% nell’ultimo triennio)». I dati dei consumi 2021 rispetto al 2020: Italia +6%, Marche +8%, energia rinnovabile prodotta nel 2021 in Italia 35%, Marche 24.6%.

Fotografata la situazione, Ferracuti è passata alle proposte: «Lo sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili possono da un lato garantire un aumento della competitività del manifatturiero e sostegno per le famiglie grazie al calo dei costi dell’energia, dall’altro sostenere le persone che vivono in condizioni di povertà energetica e realizzare
un welfare aziendale con il ristorno ai dipendenti dell’energia prodotta. Alla Regione chiediamo di destinare una parte consistente delle risorse europee al finanziamento delle Cer».

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