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Caro mensa, replica l’assessore al Bilancio

«Si tratta di una semplice rivalutazione in base agli indici Istat, dato che le tariffe erano ferme dall'anno 2009», replica l'assessore Sergio Foria del Comune di Castelfidardo

L'assessore al Bilancio Sergio Foria
L'assessore al Bilancio Sergio Foria

CASTELFIDARDO – «Si tratta di una semplice rivalutazione in base agli indici Istat, dato che le tariffe erano ferme dall’anno 2009». L’amministrazione comunale di Castelfidardo, per voce dell’assessore al Bilancio Sergio Foria, spiega l’aumento applicato con decorrenza da questo mese sulle mense scolastiche dove il costo a carico dell’utente è stato portato da tre euro e 75 a quattro euro. «Un ritocco fisiologico a fronte dell’inesistenza di una quota fissa e di una riduzione del 50 per cento a partire dal secondo figlio per famiglie con almeno tre figli iscritti contemporaneamente al servizio», continua.

La gestione degli introiti, come riportato sulla delibera di Giunta, è effettuata direttamente dalla ditta aggiudicataria della gara di appalto per la fornitura di pasti che provvede anche alla vendita dei buoni. Il Comune versa mensilmente la differenza tra il costo del pasto offerto in sede di gara (e annualmente rivalutato) e la quota pasto versata dall’utente. A farsi portavoce della polemica dei genitori era stato qualche giorno fa il gruppo civico “Solidarietà popolare” all’opposizione formato dai consiglieri Mirco Soprani, ex sindaco e capogruppo, Henry Adamo e Tania Belvederesi. «Per capire bene l’entità del risparmio basta pensare che lo scorso anno sono stati somministrati circa 99mila e 550 pasti per un costo complessivo a carico delle famiglie di circa 373mila euro mentre quest’anno il costo sarà di 400mila circa – avevano detto -. Niente male per un’amministrazione che professa più servizi a discapito delle spese».