CASTELFIDARDO – A Castelfidardo i primi giorni di scuola sono stati segnati da disagi a causa del trasporto pubblico scolastico. «Per il terzo anno consecutivo siamo costretti ad intervenire per denunciare fatti gravi ed inaccettabili che ci vengono riferiti dalle famiglie: bambini di seconda elementare che vengono portati a casa alle 14.30, altri che sono rimasti a piedi e hanno dovuto chiamare i genitori per far ritorno a casa, alcuni che si trovano a dover cambiare pulmino durante il tragitto, neanche fossimo in una metropoli – aveva detto Marco Cingolani, consigliere capogruppo di Fratelli d’Italia -. E stavolta, oltre alle proteste dei genitori, abbiamo raccolto anche le rimostranze di gran parte degli autisti che si rifiutano categoricamente di fare il trasbordo di bambini da un pulmino all’altro, per evidenti motivi di sicurezza, e rivendicano una maggiore efficienza nella gestione del servizio e dei giri».
La replica del sindaco
«Ci sono stati dei problemi e non lo abbiamo mai negato», dice il sindaco Roberto Ascani che interviene per fare chiarezza riportando i contenuti emersi nella riunione tecnica svoltasi su proposta dell’Amministrazione alla presenza delle parti interessate, Sap trasporti, Contram, Cooss Marche e Suam Regione Marche. Il sindaco si sofferma su alcuni elementi, sottolineando come si sia cercato fin dall’inizio di esaudire tutte le richieste, anche quelle pervenute in ritardo:
«Oltre 50 arrivate nel solo mese di settembre di cui 27 a scuola iniziata. La soluzione non sarà un ritorno agli orari degli anni passati mentre la pratica del trasferimento dei bambini da un mezzo all’altro viene applicata nella misura in cui è utile e funzionale alla riduzione del tempo di permanenza dei bambini all’interno degli scuolabus». Quanto alle eventuali responsabilità in capo ad alcuni autisti in merito ai ritardi accumulati in questa prima fase, è previsto a breve un incontro con le rappresentanze sindacali per acquisire la versione dei due dipendenti sottoposti rispettivamente a sospensione e a provvedimento disciplinare.