CASTELFIDARDO – Il quadro economico per sostenere la candidatura della fisarmonica a Patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco ammonta a 41mila e 660 euro ed avvia ufficialmente un percorso già scandito da diverse tappe preliminari. L’iter è lungo ma l’Amministrazione comunale ci crede fermamente e con la variazione di bilancio approvata nella seduta di Consiglio Comunale del 30 luglio scorso, ha stanziato le risorse necessarie per percorrerlo fino in fondo.
I requisiti verificati a Roma
Nell’immediata vigilia dello scoppio della pandemia, la delegazione fidardense aveva verificato a Roma al dipartimento di storia-antropologia-religione-arte e spettacolo, la sussistenza dei requisiti essenziali che vertono sui cardini culturali della tradizione, creatività, archeologia industriale e comunità. L’Unesco ha fino ad oggi riconosciuto come Patrimonio immateriale 584 elementi (di cui 14 in Italia) in 131 paesi del mondo: la procedura implica un primo passaggio della candidatura alla Commissione nazionale ttaliana Unesco e Miur per una prima valutazione di merito e selezione delle candidature da presentare a Parigi. al Segretariato dell’Intergovernmental Committee for the safeguarding of the intangible cultural heritage.
Il gruppo di lavoro
Alla formazione del dossier sta contribuendo un gruppo di lavoro allargato in cui, oltre agli esponenti istituzionali, confluiscono in maniera attiva e propositiva rappresentanti e cultori di ogni categoria del mondo fisarmonicistico: artigiani, aziende, artisti, associazioni, esperti del settore. Un elenco che comprende fra gli altri Amma, Pro loco, Nuovo Cdmi, La fisarmonica da Guiness, il direttore ed il presidente del Museo della fisarmonica Cristian Riganelli e Riccardo Serenelli, gli esperti Beniamino Bugiolacchi, Valentino Lorenzetti, Laura Francenella e Paolo Picchio, il presidente della Cia Mirco Patarini.
Il sindaco Ascani al lavoro
Il sindaco Roberto Ascani spiega: «Il lavoro svolto con l’assessore alla Cultura Ruben Cittadini ha inteso coinvolgere tutte le parti ed i soggetti interessati condividendo l’idea con la Regione ma anche in commissione cultura e in sede consiliare. Ora si parte concretamente affidando ad una figura specialistica professionale esterna l’incarico per la predisposizione di questo ambizioso progetto che intende nobilitare il nostro prezioso strumento, simbolo identitario del territorio e di tante generazioni».