CASTELFIDARDO – Castelfidardo è “legata” a Leonardo da Vinci, di cui quest’anno si celebrano i 500 anni dalla morte, grazie a un suo disegno contenuto nel “Codice Madrid II”: un organo portativo con tastiera verticalizzata, mantice a “ventum continuum” e suono generato da canne. La somiglianza con la moderna fisarmonica è evidente.
Per rendere omaggio a questa unione, la fisarmonica di Leonardo ha suonato ieri, 30 aprile, a Clos Lucè di Amboise, ultima dimora terrena di Leonardo da Vinci. Protagonisti gli alunni della classe terza D sezione a indirizzo musicale dell’Istituto comprensivo “Soprani”, che oltre ad eseguire il concerto hanno costruito e decorato lo strumento. Cinquecento anni dopo, quella fisarmonica porta con sé una sorprendente innovazione: la voce delle fisarmoniche di Castelfidardo, realizzato nei laboratori didattici della Victoria accordions, nel corso di 20 incontri, con la collaborazione delle professoresse Torcianti e Catraro per le decorazioni.
Il progetto “Da Vinci ad Ambois” consta in una serie di concerti in Italia e in Francia su repertorio d’epoca rinascimentale alternato a recitazioni che illustrano la vita di Leonardo: il primo a Bellano domenica 28 aprile, ieri in Francia appunto e poi a Castelfidardo il 15 e 21 maggio. Il 28 maggio infine, nel Salone degli Stemmi del municipio fidardense, i “giovani artigiani” incontreranno i protagonisti del mondo della fisarmonica e un responsabile del Consorzio liutai di Cremona. Assieme alle autorità cittadine e regionali parleranno di storia, del presente e delle prospettive future della fisarmonica di Castelfidardo.
Il progetto è stato ideato dai professori Luigi Angelini ed Ernesto Talacchia, realizzato dagli alunni e dai docenti della terza D ad indirizzo musicale con il sostegno del comitato genitori e di importanti aziende del territorio. Le traduzioni in francese e i contatti internazionali sono stati curati dalla professoressa Francesca Gattucci.