CASTELFIDARDO – A Castelfidardo, in questo 2021 ancora in emergenza pandemica, torna il Premio internazionale della fisarmonica per la 46esima edizione che si terrà, ormai ufficialmente, dal 28 settembre al 2 ottobre. L’evento più prestigioso nel mondo della fisarmonica, dopo la tornata dello scorso anno che si è svolta in modalità streaming, porta con sé diverse novità, sia a livello artistico che di carattere organizzativo, tra cui il tanto atteso ritorno in presenza all’evento.
«Ritrovarsi insieme è un’esigenza molto sentita dai musicisti di tutto il mondo – afferma Antonio Spaccarotella, neodirettore artistico del Pif –. Per vivere davvero Castelfidardo e riprovare l’ebbrezza dei concerti a contatto col pubblico, in un’atmosfera serena e stimolante come quella di una famiglia. Vivendo quotidianamente il mondo della fisarmonica. Avverto forte il desiderio di eventi “reali”, dopo l’ondata virtuale che ha sconvolto tutto il mondo della musica. Vedere lo stupore ammirato negli occhi dei musicisti che sentono che il Premio si farà in presenza è per me una fonte di grande gioia e un incentivo a fare sempre meglio, a trovare nuove soluzioni per migliorare, a partire dal regolamento».
Ruben Cittadini, assessore alla Cultura, aggiunge: «Stiamo lavorando con rinnovato impegno per l’organizzazione dell’evento, con un’attenzione particolare al calendario eventi che prevede quest’anno serate con nomi importanti a livello internazionale. Il nostro obiettivo è la piena soddisfazione di tutti coloro che vivranno di persona il Pif, a cui da sempre teniamo molto, siano essi musicisti, turisti e in particolare ai concittadini. Appena definiti gli ultimi impegni con gli artisti, a brevissimo, pubblicheremo nomi e date degli spettacoli in cartellone, che credo rappresenteranno un’ottima cornice al Premio».
«L’impegno dell’Amministrazione è quello di promuovere la cultura della fisarmonica, patrimonio della nostra città, sia a livello artistico che di produzione industriale – spiega il sindaco Roberto Ascani –, un progetto di cui siamo particolarmente orgogliosi quest’anno, dopo le tristi vicende della pandemia che ci ha colpito, sia a livello globale che nella realtà locale. E’ nell’ottica di sostenere la vita sociale cittadina e le realtà produttive che la compongono, ciò in cui crediamo fortemente per ricomporre l’identità del tessuto sociale, come fecero i nostri predecessori per l’Unità d’Italia, di cui quest’anno ricorre il 160esimo anniversario, per la difesa dei valori e degli ideali del Risorgimento, che Castelfidardo ricorda nella sua storia e nel suo futuro».