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Incendio alla Tontarelli, le ipotesi all’origine del rogo

Una stufetta usata dagli operai per riscaldarsi nell'area di lavoro sarebbe stata la causa del rogo divampato ieri, 16 aprile, nello stabilimento della Tontarelli spa. È una possibilità al vaglio della Procura di Ancona

CASTELFIDARDO – Una stufetta usata dagli operai per riscaldarsi nell’area di lavoro, in un spazio circoscritto di dieci metri quadrati, sarebbe stata la causa del rogo divampato ieri, 16 aprile, nello stabilimento della Tontarelli spa, azienda leader nella produzione di casalinghi in plastica a Castelfidardo.

È un’ipotesi, per ora, al vaglio della Procura di Ancona: il pm Rosario Lioniello ha aperto un fascicolo per incendio contro ignoti. La stufetta potrebbe aver surriscaldato il materiale plastico nelle immediate vicinanze scatenando una autocombustione che ha fatto divampare le prime fiamme. In questo caso si potrebbe ravvisare una imperizia nella condotta di chi avrebbe usato la stufetta. Nel capannone ci sarebbero stati almeno due operai al lavoro.

Non è escluso che la Procura disponga una consulenza tecnica oppure un incidente probatorio per cristallizzare eventuali prove che potrebbero andare perse fino alla chiusura del fascicolo. Il dolo è stato escluso, l’incendio avrebbe avuto una origine accidentale.

Per tutta la giornata di oggi i vigili del fuoco hanno lavorato per spegnere gli ultimi focolai all’interno del deposito. Milionari i danni ma la stima precisa non c’è ancora.