CASTELFIDARDO – La Pet therapy approda a Castelfidardo, al Centro diurno Arcobaleno, alla residenza protetta per anziani Mordini e ad ottobre, con l’inizio dell’anno scolastico, sarà introdotta anche in alcune classi della secondaria di primo grado dei comprensivi Mazzini e Soprani. Entra infatti nella fase operativa uno dei progetti inseriti dall’amministrazione comunale nel bilancio di previsione per offrire un servizio innovativo alle fasce più delicate della popolazione. Il percorso, articolato in otto tappe, viene realizzato attraverso un’associazione specializzata che ha già sviluppato in vari ambiti sociali esperienze di inclusione per promuovere la conoscenza, il rapporto ed il corretto avvicinamento al cane.
«Dotata di figure professionali preparate secondo le linee guida nazionali del Ministero della Salute e di cani addestrati allo scopo, l’attività della Magical pet si basa sul binomio cane-conduttore e persegue – come spiega l’assessore alla Sanità Andrea Marconi – una finalità sia ludica che terapeutica, facendo emergere emotività di vario genere e stimolando ad esternare le proprie diffidenze o difficoltà, sulla base di programmi diversificati a seconda dell’utenza per far approcciare al “diverso” in modo costruttivo ed educativo». Un progetto su cui l’amministrazione crede fortemente, che poggia sulle evidenze scientifiche di una pratica, denominata anche Animal-Assisted therapy (Aat), capace di fare dolcemente leva sui benefici dell’interazione tra uomo e animali da compagnia.
L’intervento al Mordini
Nel caso dell’intervento nella casa di riposo Mordini, ad esempio, si sommano una serie di obiettivi: fisici-psicosociali, educativi e motivazionali, agendo sull’empatia, sulla relazione di fiducia e affettiva che si stabilisce con il cane, contribuendo così a spostare il centro dell’attenzione e a creare momenti di serenità e gioco che allievano il senso di solitudine. All’interno delle scuole, la pet-therapy investe non solo gli studenti con bisogni educativi speciali ma l’intero gruppo classe tramite nuove strategie inclusive che contribuiscono a fare squadra, favorendo un clima collaborativo improntato al rispetto e alla tolleranza, al senso di solidarietà ed accoglienza, prevenendo il disagio scolastico e agendo sulla riduzione dell’ansia e dell’aggressività.