CASTELFIDARDO – A Castelfidardo c’è un luogo unico in tutta Europa a livello faunistico e storico. Nella Selva, che si estende nella prima periferia della città, nascono specie protette di piante e animali e proprio lì si è disputata la grande battaglia per l’Unità d’Italia del 18 settembre del 1860. A gestirla oggi c’è la Fondazione “Duca Roberto Ferretti“, che porta avanti attività che gravitano attorno all’oasi verde, una fucina d’innovazione che di recente è diventata anche sede del Comitato italiano giovani per l’Unesco.
Una meta molto importante per tutta la città della fisarmonica che apre mondi tutti da esplorare. Da ultimo un progetto che coinvolge le scuole. La rete scolastica nazionale di “Coloriamo il nostro futuro – mini sindaci dei Parchi naturali d’Italia” è stata accolta tra quelle associate all’Unesco: ne fanno parte 75 istituti comprensivi con 15mila studenti che frequentano scuole primarie in 12 regioni dal Veneto alla Sicilia. All’interno c’è anche Castelfidardo. «Ringraziamo per la gentile collaborazione la dottoressa Antonella Cassisi del ministero degli Esteri, il coordinamento di “Coloriamo” con la scuola capofila Castellana Sicula e tutti gli amici dirigenti e insegnanti che ci hanno dimostrato amicizia e stima», scrive la Fondazione Ferretti che ha seguito la procedura di accreditamento. Ogni scuola potrà utilizzare il logo istituzionale dell’Unesco per le proprie comunicazioni.
Chi è la Fondazione “Duca Roberto Ferretti”
Gran parte della Selva e dell’area della battaglia di Castelfidardo, una storica casa colonica marchigiana con circa diciassette ettari di terreno agricolo a conduzione biologica, sono oggi di proprietà della fondazione istituita nel 1999 per volontà del duca Roberto Ferretti e dell’associazione Italia Nostra, cui nel tempo si sono uniti Fondazione Carilo, Comune di Castelfidardo, Provincia di Ancona e Regione Marche.
Tutelare e divulgare il patrimonio culturale, ambientale e storico presente nel territorio dell’area della battaglia di Castelfidardo, favorirne la conoscenza e la totale fruizione alla collettività migliorando la qualità della vita e proponendo nuove forme di lavoro per i giovani, sono le finalità della Fondazione.
Dal 2001 è riconosciuta come Centro di educazione ambientale regionale e dal 2010 è autorizzata Centro di aggregazione giovanile.
Con lo scopo di tutelare il paesaggio agrario marchigiano dal 2008 si occupa anche di agricoltura paesaggistica coltivando il proprio oliveto biologico e producendo olio extravergine di oliva monovarietale, i cui proventi vengono utilizzati per la realizzazione di attività e progetti a favore della cittadinanza e della tutela del territorio.