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Castelfidardo, messe all’aperto “contro” il Coronavirus

Questa l’indicazione della Cei per fronteggiare l’emergenza. A Castelfidardo l’idea piace a Don Andrea Cesarini, parroco di Sant’Agostino, che la proporrà per la messa di domani mattina.

L'interno della Chiesa di Sant'Agostino

CASTELFIDARDO – Meglio una messa all’aperto di una celebrazione a porte chiuse. Anche la Chiesa cattolica si adatta e studia possibili alternative per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. L’indicazione arriva direttamente dalla Cei ed è stata fatta propria dall’Arcivescovo di Ancona-Osimo Mons. Angelo Spina in una comunicazione rivolta a tutte le parrocchie della diocesi. «Sono consentite le celebrazioni liturgiche feriali e festive – si legge – mantenendo però almeno un metro di distanza tra le persone». Una soluzione però non sempre di facile attuazione. Ecco allora l’alternativa: «chi lo ritenesse opportuno potrà predisporre delle celebrazioni all’aperto».
L’idea a Castelfidardo è stata subito raccolta da Don Andrea Cesarini, parroco della chiesa di Sant’Agostino, che sul proprio profilo facebook ha lanciato il segnale: «se domenica mattina è tempo buono celebriamo all’aperto». Dunque, meteo permettendo, domani la messa a Sant’Agostino sarà celebrata nel piazzale antistante la chiesa, negli orari della mattina delle 10.30 e delle 12. E non sarebbe neanche la prima volta: dopo gli ultimi eventi sismici per precauzione si celebrò la messa all’aperto, prima che la chiesa di Sant’Agostino venisse definitivamente decretata inagibile. Questa volta c’è un’emergenza diversa, che imporrà qualche accorgimento in più: acquasantiere vuote, Santa Comunione esclusivamente sulla mano e stop al segno dello scambio di pace. Così il Coronavirus “cambia” la celerazione liturgica.

Don Andrea Cesarini