CASTELFIDARDO – Era il 19 luglio scorso verso le 8.30 quando dal nosocomio regionale si è alzato in volo Icaro, atterrato poi nei pressi dell’incrocio tra le vie Jesina e Albanacci a Castelfidardo dove era avvenuto l’incidente. Il 42enne Prince Aponfo, ghanese padre di famiglia residente da tempo a Castelfidardo, è rimasto per giorni in prognosi riservata e poi è deceduto il primo agosto.
La cerimonia funebre non si è svolta subito però. Per cinquanta giorni la salma è rimasta a Torrette per permettere ai familiari di organizzare al meglio i funerali, con tutti i parenti e la comunità vicina. Un fatto poco usuale ma accaduto, e permesso, proprio per motivi organizzativi. La famiglia, chiusa nel dolore più profondo per la perdita del loro carissimo Prince, ha chiamato tutti i familiari che risiedono all’estero.
L’impatto tra il ciclomotore e l’auto quel maledetto venerdì era stato violento. Il 42enne in sella alla sua moto era stato sbalzato dal sellino ed era rovinato a terra. Pare che Aponfo, operaio in un’azienda della Valmusone, si stava proprio dirigendo al lavoro quando si è scontrato contro una Mercedes. Le sue condizioni sono apparse subito gravi ai soccorritori e al personale arrivato immediatamente. Sul posto l’ambulanza della Croce verde per i primi soccorsi. È rimasto quasi illeso l’uomo al volante della Mercedes, 32enne di origini pakistane residente a Recanati. Per i rilievi e gli accertamenti è arrivata una pattuglia dei vigili urbani fidardensi.
Oggi, 21 settembre, è il giorno del lutto a Castelfidardo, la città adottiva di Prince: la cerimonia funebre si tiene stamattina alle 10 nella chiesa Collegiata partendo dall’ospedale regionale e dopo il rito la salma sarà inumata nel cimitero cittadino.