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Castelfidardo, una nuova “vita” per la torre dell’acquedotto

L'Amministrazione comunale vuole valorizzarlo come punto di ritrovo. Pronta anche l'area camper in zona Fornaci. Polemiche da parte di opposizione e Soprintendenza per i box rifiuti a ridosso delle mura

Una seduta del Consiglio Comunale di Castelfidardo
Una seduta del Consiglio Comunale di Castelfidardo

CASTELFIDARDO – La torre dell’acquedotto è un simbolo urbanistico che spicca grazie ad una posizione strategica sulla sommità del centro storico e ai suoi trenta metri di altezza. Costruita nel 1925 sui ruderi dell’antica chiesa di Sant’Abbondio e Lucia che si ergeva nel “Castello vecchio”, la torre dell’acquedotto domina la piazzetta del Cassero con la sua tipica forma ottagonale e gli infissi in legno che ne addolciscono i contorni rendendola unica nel suo genere.

Oltre alla funzione di cisterna idrica per la raccolta dell’acqua comunale che ne ha accelerato il processo di degrado, è ormai un elemento identitario che l’Amministrazione comunale vuole valorizzare come punto di ritrovo. «L’intervento conservativo in corso di ultimazione a cura della società di gestione delle acque sotto la tutela dei beni architettonici finanziato in parte dal Comune, ha portato alla riqualificazione della parte sia interna che esterna con ripristino di cornicioni e infissi rispettando le fattezze originali del secolo scorso», spiega il sindaco Roberto Ascani.

L’acquedotto

L’ufficio tecnico comunale ha ampliato il progetto prevedendo anche il relamping di tutta la piazza con lampade a led e un doppio sistema di illuminazione.

Polemica da parte del gruppo di opposizione Solidarietà popolare per quanto riguarda i box cassonetti a ridosso delle mura: «Con determina del 25 febbraio il Comune ha affidato direttamente il servizio di smontaggio box in legno destinato alla raccolta dei rifiuti sito in via Battisti, alla stessa ditta che nel 2019 aveva eseguito la fornitura e installazione di tutti i cinque cassoni dislocati per la città al costo di 35mila euro. È stata la Soprintendenza che, su segnalazione dei nostri consiglieri, ha richiesto la rimozione del cassone posizionato a ridosso delle mura. Il fatto è stato anche oggetto di una interrogazione presentata dal Gruppo di Solidarietà Popolare e discussa durante il Consiglio comunale. Oggi apprendiamo che non solo sono stati sprecati i soldi per l’acquisto del cassone posizionato impropriamente lungo via Battisti ma anziché impegnare personale del Comune per lo smontaggio è stata chiamata la stessa ditta che li ha forniti».

I box in via Battisti

C’è anche un’altra novità. Inaugurata la scorsa estate, l’area camper “La fisarmonica” è pronta ad accogliere i turisti nella piena operatività in virtù dell’approvazione del relativo regolamento e della presa in gestione a cura della locale Pro loco. È situata in via delle Sgogge in una zona strategica rispetto alle principali attrattive della Riviera del Conero e della città, nell’immediata prossimità del Monumento nazionale delle Marche, delle arterie di comunicazione e nei pressi di diversi esercizi commerciali (supermercato, farmacia, bar, pizzeria e tabacchi), la struttura intercetta le esigenze del turismo itinerante, una forma di tendenza e in grande crescita. La piazzola di sosta può ospitare fino a nove camper e con una tariffa giornaliera di dieci euro, si può fruire gratuitamente di tutta una serie di servizi accessori come allaccio acqua ed energia elettrica, scarico liquami, area relax, un piccolo orto botanico e anche un barbecue. E’ aperta tutto l’anno.

L’area camper