CASTELFIDARDO e OSIMO – Il circo è arrivato a Castelfidardo, nel piazzale di via Ferrari all’Acquaviva, e con esso le proteste. Sabato mattina gli attivisti dell’Oipa assieme al servizio veterinario e con il supporto della Municipale fidardense hanno effettuato un maxi sopralluogo sul posto per verificare se le norme sono rispettate. Un problema quello rappresentato dagli animali in cattività, cammelli, leoni e zebre rinchiusi in gabbie, per la cui difesa gli animalisti hanno chiesto al Comune di verificare che tutto fosse a norma. Sabato non si è potuto accertare né la provenienza, vista la mancata disponibilità dei documenti in mano ai circensi in quel momento, né la quantità di carne a disposizione degli animali.
La polemica sta iniziando a divampare anche tra i residenti di Campocavallo di Osimo dove venerdì arriverà un altro circo, proprio come l’anno scorso, quando protestavano perché aprendo le finestre di casa quegli osimani si trovavano faccia a faccia con gli animali della savana. A Osimo la tematica è molto sentita: gli animalisti sono arrivati addirittura in Consiglio comunale, armati di cartelli con immagini di animali e la scritta “Nato libero. Prigioniero a vita in un circo”, a sostenere la mozione presentata dai consiglieri delle Liste civiche per approvare il regolamento che normi l’attendamento dei circhi.
«Nonostante in Consiglio Comunale il 30 settembre scorso il sindaco Pugnaloni avesse promesso di approvare il regolamento che disciplini questo tipo di circhi – afferma Manuela Pallotta, presidente dell’associazione “Amici animali” onlus di Osimo, in protesta assieme alla Lav, lega antivivisezione – non ha più approvato nulla e continua a firmare i permessi ai circensi ma noi protesteremo in tutti i modi».
Nel contempo l’associazione “Qua la zampa” assieme all’animalista fidardense Lea di Tullio sta divulgando il testo della raccolta firme online “Circo con animali? No grazie” che chiede circhi con giocolieri, trapezisti e clown lasciando gli animali nel loro habitat naturale e in città campeggiano le scritte “Liberi!” e “No ai circhi con animali” sopra ogni manifesto del circo affisso sui muri.