CASTELFIDARDO – Attirato dalla sua bellezza sconfinata l’ha seguita per le vie del paese e quando lei, una giovane straniera residente da anni in paese, stava per salire in auto l’avrebbe bloccata e palpeggiata più volte al sedere. Nel tentativo di difendersi la ragazza è caduta a terra, spinta dal giovane che non ne voleva sapere di lasciarla andare. Ora lui, un albanese di 20 anni, rischia un processo per violenza sessuale.
L’episodio è del 14 novembre di due anni fa. Era sera, prima di cena, e la 28enne rientrava a casa. L’albanese, attratto da lei, non avrebbe resistito alla sua bellezza e dopo averla raggiunta ha allungato le mani. Pochi minuti sembrati una eternità alla ragazza che ha iniziato a gridare attirando l’attenzione di due passanti che l’hanno vista cadere a terra, scorgendo anche il giovane allontanarsi. I due testimoni inizialmente hanno pensato che si era trattato di una rapina ma poi, dal racconto della giovane, hanno capito cosa era accaduto veramente. La 28enne, che ha riportato delle ferite alle ginocchia, ha fatto denuncia contro ignoti ai carabinieri che, grazie alle telecamere presenti nella zona e alle testimonianze dei due passanti, sono risaliti all’albanese. Il giovane, che all’epoca del fatto aveva 18 anni, aveva finito gli studi da poco ed era in cerca di lavoro. Contestate anche le lesioni.
Oggi il gup del tribunale di Ancona, Paola Moscaroli, ha rinviato l’udienza al 10 luglio per dare tempo all’avvocato dell’albanese, difeso dal legale Emanuele Senesi, di contattare la vittima e concordare con lei un risarcimento. Nella prossima udienza il legale valuterà anche se chiedere un patteggiamento o il rito abbreviato per il suo assistito.