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Castelfidardo, il Pd alla giunta: «Più risorse per le associazioni di volontariato»

Aiuti ai volontari e ai disabili in età scolare se l'emergenza dovesse perdurare e lotta all’abbandono di mascherine e guanti usati, sono le richieste portate in consiglio comunale dal gruppo consiliare di minoranza Bene in comune

Una seduta del Consiglio Comunale di Castelfidardo
Una seduta del Consiglio Comunale di Castelfidardo

CASTELFIDARDO – Risorse per le associazioni di volontariato, lotta all’abbandono di mascherine e guanti usati, assistenza ai ragazzi con disabilità in età scolare. Sono questi i tre argomenti portati dal gruppo consiliare Pd – Bene in comune alla seduta del Consiglio comunale di Castelfidardo che la scorsa settimana ha segnato la ripresa dei lavori dopo il lockdown causato dall’emergenza covid-19.

«Le associazioni di volontariato della città hanno avuto un ruolo fondamentale in questi due mesi per tenere unito il tessuto sociale cittadino ma con le poche risorse a loro disposizione, alcune richieste rischiano di non trovare risposta. Abbiamo pensato quindi che il Comune in nome e per conto di tutta la cittadinanza dovesse creare uno stanziamento – spiega il consigliere Enrico Santini del Pd -. A questo le associazioni potranno accedere per l’acquisto di presidi medici per i propri volontari, per la distribuzione di pacchi spesa e per tutto quanto possa servire ai cittadini più in difficoltà».

Proprio quei presidi medici, mascherine e guanti soprattutto, il cui uso obbligatorio rischia di avere uno sgradevole effetto collaterale: «L’abbandono incontrollato sotto forma di rifiuto di piccole dimensioni, ma ugualmente dannoso. La proposta di modificare il regolamento di raccolta dei rifiuti ha il duplice scopo di chiarire da un lato a tutti i cittadini che tale comportamento sarà sanzionato e dall’altro di mandare il messaggio che anche in situazioni di emergenza dobbiamo ricordare che l’ambiente è un bene prezioso da preservare – continua -. La richiesta di mantenere i servizi di assistenza scolastica e domiciliare ai ragazzi con disabilità anche in situazione di emergenza, se questa dovesse perdurare o ripresentarsi in autunno, ha lo scopo di non togliere a questi ragazzi un supporto preziosissimo per mantenere i contatti con i compagni di classe, con gli insegnanti e per continuare quelle attività che consentono loro di conquistare progressivamente porzioni di indipendenza».

Parte caratterizzante del documento è la richiesta al Comune di farsi parte attiva nel domandare agli organi competenti l’incremento del servizio per i casi più gravi qualora vi siano nuove quarantene. In queste situazioni, infatti, si è visto che la chiusura in casa può rivelarsi critica sia per il possibile peggioramento della patologia, sia per l’eccessivo carico sugli altri componenti della famiglia. Durante la discussione, il Consiglio ha ritenuto di dover apportare alcune modifiche per fare in modo che le votazioni avessero un esito positivo.