CASTELFIDARDO – C’è anche una bella realtà marchigiana tra le nove aziende agricole italiane che hanno ricevuto il Premio nazionale per l’Innovazione, il prestigioso riconoscimento promosso da Confagricoltura con l’obiettivo di evidenziare come la digitalizzazione nelle aree rurali, la tecnologia e la robotica possano permettere di migliorare le produzioni.
Si tratta dell’Agricolt Brandoni di Castelfidardo, azienda cerealicola e
vivaistica da sempre all’avanguardia nelle tecniche agronomiche innovative. Il premio è stato assegnato per aver realizzato un nuovo brevetto per una tecnica di innesto che si pratica nella fase giovanile delle varie piante da frutto (a partire dal kiwi), direttamente su tessuto erbaceo. I vantaggi di questa tecnica sono duplici: innanzitutto porta innesto e nesto si saldano perfettamente tra loro, senza creare il tradizionale callo, dando continuità epiteliale alla pianta con importanti benefici nell’autodifesa fitosanitaria; secondariamente tale tecnica permette di accorciare i tempi di riproduzione della pianta e messa a dimora di quasi un anno, non dovendo far crescere in maniera distinta le due specie arboree nella fase giovanile. Ottima la risposta del mercato, sia in Italia che all’estero.
Il premio, consegnato dal ministro delle politiche agricole Stefano Patuanelli e dal presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, dà giusto riconoscimento all’azienda gestita dai fratelli Graziano, Tommaso e dal giovane Alessandro, 400 ettari, dove vengono privilegiati materiali, tecnologie e metodi decisamente innovativi. Ne sono un esempio i sistemi di guida con supporto satellitare nelle trattrici e macchine operatrici, l’utilizzo estensivo dell’irrigazione a goccia, la semina su sodo dei cereali a paglia da oltre 25 anni.
L’Agricolt Brandoni è stata inoltre la prima azienda agricola in Italia ad aver installato un impianto fotovoltaico sul tetto di una serra. «Orgogliosi del risultato di una nostra azienda associata – hanno sottolineato presidente e direttore di Confagricoltura Marche, Giovanni Manzotti e Alessandro Alessandrini – fiore all’occhiello di un’agricoltura regionale sempre più votata all’innovazione, con imprenditori lungimiranti e con una visione ben chiara. Sono questi gli investimenti che meritano di essere sostenuti dal piano di sviluppo rurale e mi auguro che con la nuova programmazione la Regione di ampio spazio al tema dell’innovazione, della sostenibilità e dell’economia circolare».