Attualità

Castelfidardo, è scontro sulla sosta in piazza della Repubblica

Parte dell'opposizione e diversi commercianti chiedono la revoca dell'ordinanza sindacale con cui si prevede di tenere libera la piazza centrale della città dalle auto

Il Comune di Castelfidardo

CASTELFIDARDO – L’amministrazione comunale di Castelfidardo il 19 gennaio ha firmato un’ordinanza dirigenziale che prevede di tenere libera dalle auto piazza della Repubblica e limitare il transito delle auto ai soli residenti fino al 31 gennaio. I consiglieri comunali di opposizione Marco Cingolani, Gabriella Turchetti e Francesco Ragni, assieme a diversi commercianti però, non sono d’accordo. «Esprimiamo il nostro più ampio dissenso e ne chiediamo l’immediata sospensione – dicono -. Prevedere una revisione di sosta e circolazione della piazza in questione è da sempre motivo di dibattito e non può essere considerato sicuramente un tabù ma credevamo fosse un pensiero condiviso che questa decisione potesse essere presa solo al termine di una serie di importanti interventi strutturali, quali la creazione di nuovi parcheggi, il miglioramento del decoro urbano e la programmazione di attività di intrattenimento costanti e periodiche al fine di rendere fruibile e attrattiva tutta la zona del centro storico».

La decisione

La decisione di assumere questa iniziativa unilaterale non sarebbe giustificata da alcun test da fare, dicono: «Se anziché partire dal principio si parte dalla fine, il risultato non potrà essere che fallimentare. Inoltre si aggiungono l’aggravante del periodo che stiamo vivendo, con molte persone a casa per quarantena, un generale scoramento tra i cittadini dovuto alla paura di contrarre il virus e i discutibili provvedimenti governativi che dal 1 febbraio prevedono la necessità di esibire il green pass per usufruire dei servizi e delle attività commerciali. A conferma di quanto sopra sostenuto, possiamo portare ad esempio altre iniziative analoghe assunte in passato e che sono risultate assolutamente fallimentari. Chiediamo quindi all’Amministrazione comunale di rivedere immediatamente questa decisione senza esitare e di adottare, per i provvedimenti futuri di impatto cosi importante, percorsi condivisi tra tutte le forze politiche ed economiche interessate».