CASTELFIDARDO – Concretizzare la candidatura della Fisarmonica a Patrimonio immateriale Unesco e definire la progettazione degli interventi che possono beneficiare del Pnrr. L’ago della bussola di Roberto Ascani, da poco riconfermato sindaco di Castelfidardo, punta dritto alle possibilità offerte dalle risorse comunitarie e alla valorizzazione della Fisarmonica, simbolo dell’identità culturale e della vocazione artigiana della città.
Dopo aver chiuso il cerchio sulla giunta, un gruppo di lavoro scelto nel segno della continuità, con una unica new entry ed una redistribuzione delle deleghe in base a competenze e professionalità, il primo cittadino intende “portare a casa” i progetti già avviati e metterne in cantiere dei nuovi. Tra le opere in fase di completamento, gli interventi di edilizia scolastica che vedono «quasi 10 milioni di investimenti completamente finanziati nel precedente mandato» spiega il sindaco, nel sottolineare che la priorità ora è quella di «ultimarli».
Gli interventi di edilizia scolastica riguardano la Scuola media Soprani e la Scuola Media Mazzini per le quali il Comune sta realizzando due nuove sedi. Per quanto riguarda le Soprani sono in fase di ripresa i lavori, dopo il completamento delle fondazioni: l’investimento per questa opera ammonta a 4,5milioni di euro, 3,55 dei quali da finanziamento del MIUR. Alla Scuola Media Mazzini «siamo in attesa che la SUA di Ancona avvii le procedure di gara» spiega il sindaco, sottolineando che il progetto vale 5,2milioni di euro, dei quali 4,1 da finanziamento MIUR. Oltre a questo sono in ballo anche interventi di adeguamento sismico in altri plessi scolastici.
Fondamentale, nella sua agenda politica, il Pnrr che può rappresentare la chiave di volta per intercettare importanti risorse da mettere a terra per rilanciare il territorio. «Nella prossima variazione di bilancio, stanzieremo risorse ad hoc per essere pronti con tutti i progetti nei primi mesi del 2022», una corsa contro il tempo che non può prescindere da una riorganizzazione degli uffici comunali «che ci consentiranno di essere più efficaci».
Tra gli interventi in ballo, il potenziamento del personale dedicato alle risorse comunitarie: «All’interno dei Comuni – osserva – è fondamentale fare in modo che gli uffici siano preparati e che le risorse siano adeguate per affrontare il lavoro che si renderà necessario».
Sul fronte turistico l’idea del sindaco è quella di valorizzare la città, puntando sulle potenzialità culturali. In testa alle sfide c’è la candidatura a Patrimonio immateriale Unesco. L’iter era stato già avviato negli ultimi mesi di mandato della precedente giunta a guida Ascani, ora l’obiettivo è quello di chiudere il cerchio. E per farlo il primo cittadino chiama a raccolta la comunità.
«Nei prossimi due anni – prosegue – dobbiamo cercare di raccogliere tutte le forze del Paese, le aziende e anche gli artisti che lavorano con la Fisarmonica, per ottenere il riconoscimento». Un percorso non semplice, ma «contiamo che possa far riunire tutte le forze che operano in questa eccellenza, anche in collaborazione con il Comune di Cremona, con il quale abbiamo avviato una interlocuzione».
L’altro versante di intervento avrà al centro il Convento di San Benedetto: la struttura attualmente ospita le scuole medie, ma «appena trasferiremo gli studenti nel nuovo polo didattico, provvederemo a riconvertirlo fin da subito». Qui l’amministrazione comunale intende realizzare un polo didattico-musicale che sia attrattivo e catalizzatore non solo per la città, ma anche in chiave di promozione turistica.
Il centro storico sarà interessato poi da interventi sul fronte dei parcheggi: «Siamo in fase di progettazione preliminare – spiega – però contiamo nel giro di qualche mese di avere i progetti esecutivi per mettere in campo un’opera fondamentale che possa dare un passo in più al centro storico». Due le aree interessate, via Settimio Soprani e la zona che si trova a ridosso di Porta Marina.
Tra le criticità presenti sul territorio c’è il Fiume Musone, che rappresenta una sorta di bomba ad orologeria, che può innescarsi a causa dei cambiamenti climatici, che sempre più spesso si tramutano in precipitazioni molto intense, con conseguenti rischi per i territori attraversati da corsi d’acqua, sui quali possono generare alluvioni. Il sindaco annuncia di essere «in dirittura d’arrivo con la progettazione degli interventi sul Fosso di Vallato, un affluente del Fiume Musone, che ci consentirà di risolvere la problematica su tutti i 9 chilometri della tratta interessata».
Il progetto in fase di completamento con il Consorzio di Bonifica, è stato interamente finanziato dal Ministero con 400 mila euro che consentiranno di mettere in sicurezza il territorio.