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Castelfidardo, senti Bracciatelli: «Questa è la strada giusta, ma ora serve continuità»

Il capitano biancoverde promuove la sua squadra dopo la netta vittoria casalinga contro il Chieti e parla del prossimo impegno contro il Matese

Alessio Bracciatelli (foto Ufficio Stampa Castelfidardo)

Il lungo inverno del Castelfidardo potrebbe essere ormai alle porte. Contro il Chieti è arrivata la prima vittoria dopo ben tre mesi di digiuno. Un successo pieno e convincente (3-0), che può segnare un punto di svolta della stagione biancoverde. «La vittoria di domenica l’aspettavamo da tanto e ci dà fiducia per proseguire su questo percorso – spiega il capitano Alessio Bracciatelli – però per far sì che sia una svolta dobbiamo dare continuità a questi tre punti a partire dalla trasferta di domenica contro il Matese».

Da cosa è dipeso il blackout di quest’ultimo periodo?
«Credo sia dovuto ad una perdita di entusiasmo, dopo una serie di risultati negativi che non ci hanno premiato. Nelle ultime uscite abbiamo fatto comunque delle buone partite e meritavamo qualche punto in più in classifica. Una squadra giovane come la nostra vive molto di entusiasmo e quando fai determinate prestazioni e non arrivano i risultati inizi a perdere fiducia».

Che effetto ti ha fatto avere la fascia di capitano a soli 23 anni?
«Mi dà delle responsabilità che non ho mai avuto prima, ma è bello sapere di essere un punto di riferimento. Anche se non ho una lunga esperienza alle spalle, come di solito siamo abituati a vedere in un capitano, sono felice di poter aiutare i compagni in qualsiasi maniera per arrivare insieme allo stesso obiettivo. Sono convinto che questa esperienza possa migliorare un giocatore e stimolarlo a fare meglio».

Trequartista o regista di centrocampo: in quale ruolo preferisci giocare?
«Preferisco trequartista o seconda punta perché amo il gioco offensivo, l’ultimo passaggio, la rapidità. Così posso essere più vicino alla porta e avere più occasioni sia per segnare che per mandare in gol i miei compagni. Quello è il mio ruolo, ma dipende dal mister e posso fare anche la mezzala o il regista».

Com’è cambiato il gioco del Castelfidardo con mister Mangiapane?
«Credo che il gioco del mister sia adatto alle nostre caratteristiche, perché predilige il reparto offensivo, puntando sulla rapidità e sulla pressione alta al portatore di palla. Tutti aspetti che esaltano le qualità dei nostri giocatori».

Contro il Matese è uno spareggio salvezza? Quanto peseranno le assenze di Gega e Morganti?
«Sono assenze importanti, ma tutti i nostri giocatori sono all’altezza di questa categoria e chiunque scenderà in campo domenica darà il massimo impegno.  Siamo tutti consapevoli dell’importanza che ha questa partita . Dobbiamo dare continuità alla vittoria contro il Chieti se vogliamo che questa sia un vero punto di svolta. Le qualità le abbiamo, dipende tutto da noi».