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Conte a Castelsantangelo sul Nera, spazio fiscale agevolato e task force

Il presidente del Consiglio ha incontrato i sindaci, il governatore Ceriscioli e i rappresentanti dei cittadini e dei comitati. Ha annunciato un testo unico per il terremoto e che tornerà presto. Prima di ripartire uno spuntino a base di salumi e formaggi nella norcineria locale

CASTELSANTANGELO SUL NERA – «Tornerò ancora ci sono tante cose da fare e non c’è nemmeno un istante da perdere». È la promessa di Giuseppe Conte che alla sua prima uscita pubblica, dopo essere stato riconfermato presidente del Consiglio dei Ministri, ha voluto recarsi in visita nelle aree colpite dal sisma del 2016. Dopo la tappa ad Accumoli, nel Lazio, il premier è arrivato nelle Marche, a Castelsantangelo sul Nera. Ha camminato tra le rovine, ha visitato la zona rossa, le casette (Sae) e si è intrattenuto con la popolazione, ancora sofferente per la profonda ferita inferta dal sisma. Poi il vertice con i sindaci del cratere, il presidente regionale Luca Ceriscioli, l’associazione dei comuni e i delegati dei comitati del terremoto del centro Italia e dei cittadini.

«Sono venuto per fare il punto della situazione e per aggiornarmi sulle criticità, non sono venuto né a vendere fumo né a prospettare “mirabilia”» ha dichiarato. Conte ha ribadito la necessità di un modello normativo per la ricostruzione: «Non possiamo ogni volta intervenire con ordinanze o con decreti, serve un testo normativo che valga per le ricostruzioni una volta per tutte».

Conte in visita alle Sae

«Dobbiamo accelerare le pratiche per la ricostruzione privata»,  ha dichiarato, spiegando che non ci saranno proroghe per le domande relative alle abitazioni che hanno avuto danni lievi: «La scadenza ultima è quella del 31 dicembre 2019 -ha detto – si affretti chi vuole la ricostruzione».

Il premier non ha indicato una data per il termine della ricostruzione spiegando che «chi viene qui a dare date certe non una persona seria, qui si tratta di ricostruire intere comunità» ha detto nel sottolineare che «non sappiamo neanche chi vuole ricostruire», «le domande per la ricostruzione privata sono pochissime rispetto al pubblico potenziale». «Io posso promettere che ci sarà tutto l’impegno di questo governo per lavorare concretamente». Sulla questione economica Conte ha annunciato che sta pensando a uno spazio fiscale agevolato basato su un progetto concreto, perché come ha spiegato, occorre «riprogettare queste comunità e ricostruire questi territori con una prospettiva economica». «Da domani saremo al lavoro per risolvere le questioni critiche».

Il vertice con i sindaci

Tra le priorità tracciate da Conte per far ripartire la ricostruzione, la semplificazione delle normative vigenti e del codice degli appalti, l’accelerazione delle procedure e il superamento degli scogli burocratici. «Cercherò di avvalermi di una struttura che segua queste aree costantemente, oltre al supporto del Commissario straordinario e del capo dipartimento della Protezione civile – ha annunciato – . A Palazzo Chigi c’è una task force, Investitalia, che affiancherà gli enti locali per dare impulso agli investimenti e anche alla ricostruzione. Ragioneremo, inoltre a un Contratto istituzionale di sviluppo come altri che ho già varato per le aree disagiate del Sud».

Il presidente regionale Ceriscioli, nel commentare l’incontro ha sottolineato che «i primi segnali da parte del premier Conte, nella nuova esperienza di governo, sono stati di attenzione e molto positivi». «L’aver inserito nel programma di governo il sisma come priorità – ha continuato Ceriscioli – averlo dichiarato nei discorsi di Camera e Senato nel momento della richiesta di fiducia, così come nella replica, aver scelto come secondo appuntamento dopo Bruxelles di venire nelle Marche, per incontrare i sindaci e le comunità colpite, sono tutte premesse buone, vanno nella direzione giusta ed hanno riacceso i riflettori. Adesso abbiamo bisogno che questa presenza si traduca in fatti».

Giuseppe Contei

Il decreto precedente sul sisma «non ha dato effetti positivi e non ha accelerato la ricostruzione. Nessuno l’ha boicottato, ma non sono state accolte nel testo le proposte che la Regione ha fatto», ha spiegato il presidente regionale nel sottolineare che «serve un cambio di passo e servono tanto gli strumenti proposti da Verducci, quanto quelli proposti dalle Marche e approvati in Conferenza unificata delle regioni all’unanimità. Sono strumenti che riconoscono finalmente la giusta straordinarietà che deve avere un evento come questo».

«Abbiamo appreso insieme a tutti i presenti i punti sui quali il presidente sta lavorando», ha commentato Flavia Giombetti, in rappresentanza dei comitati del terremoto del centro Italia. «Conte ha ribadito a Ceriscioli che deve firmare l’intesa per la rimodulazione del Cas (Contributo Autonoma Sistemazione», ha spiegato la Giombetti: «Ci sarà veramente un cambio di marcia? Non lo so, ma oggi siamo fiduciosi che qualcosa si possa veramente muovere. Staremo a vedere»

La tappa in norcineria

Giuseppe Conte prima di lasciare le Marche si è concesso una pausa nella norcineria di Castelsantangelo sul Nera dove ha gustato con i suoi collaboratori i salumi e i formaggi locali: «Anche questi piccoli gesti di attenzione – ha dichiarato – possono contribuire a rilanciare l’economia di queste comunità i difficoltà».