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Centro storico, il Comitato: «Piccioni, ratti e movida nodi mai sciolti»

A Jesi la denuncia degli abitanti della parte storica della città: nel mirino l'igiene urbana ma anche la carenza di parcheggi e le difficoltà per la viabilità

Il centro storico di Jesi

JESI – Emergenza igiene in centro, fra piccioni, ratti e scomode tracce diurne della “movida” serale. E poi l’irrisolta questione legata a viabilità e parcheggi. Sono i temi segnalati dal “Comitato Abitanti Centro Storico di Jesi”, nel «delineare alcune considerazioni a poco più di un anno dalla costituzione».

Il Comitato, che ha incontrato nei mesi scorsi il sindaco Massimo Bacci e rappresentanti del Comune, riconosce la soluzione di alcuni problematiche: il ripristino dei contenitori interrati per la raccolta differenziata in piazza Baccio Pontelli, non funzionanti da anni, la risistemazione di alcune isole ecologiche e il recente ampliamento a tutti i residenti, senza distinzione di Z.T.L., di usufruire dei parcheggi blu di via Sauro, piazza Pontelli e Costa del Montirozzo, «anche se- dicono i residenti- in questa trattativa ha gioco forza contribuito il disagio causato dai lavori di rifacimento di piazza Colocci». Ma per il resto il Comitato parla di «stallo senza soluzioni o rimedi per alcune importanti situazioni, fondamentali per la vita quotidiana del Centro Storico».

Igiene pubblica in primo piano. «Abbiamo assistito nell’ultimo periodo ad un aumento del guano dei piccioni, la sua pulizia è precaria e non pianificata. Si resta in attesa della riduzione dei volatili, è di questi giorni l’approvazione da parte della Giunta del piano 2018-2020 ma manca un progetto per l’installazione di reti negli spazi di proprietà comunale, già segnalati per la presenza di cove o utilizzati dai volatili come dormitori. È inesistente la pianificazione contro i ratti, si interviene solo dietro segnalazione dei cittadini». Ma la pulizia non è solo questione “animale”. Dice il Comitato: «Salute e quiete pubblica per coloro che abitano nei dintorni dei famosi locali della movida sembrerebbero un diritto negato dal giovedì al sabato. L’amministrazione comunale a questa grave situazione ha dato risposte evasive. Questa carenza di controlli provoca una naturale ricaduta anche su igiene e decoro urbano. Nei fine settimana un grande numero di persone si ritrova per aperitivi-cene all’aperto, dato che la superficie esigua dei locali non permette sempre il consumo di bevande e cibo all’interno, lasciando di tutto e di più nei vicoli e piazze».

E poi torna, eterno, il problema dei posti auto e della sosta per trasporto e scarico della spesa da piazza Federico II a Piazza della Repubblica. «In questo periodo di emergenza, con piazza Colocci inservibile, i residenti hanno subito multe mentre i cittadini di altre zone della città possono tranquillamente parcheggiare, effettuare operazioni di carico e scarico, anche in doppia fila, con il rischio praticamente nullo di essere sanzionati, determinando una disparità di trattamento inaccettabile».