Attualità

Cerreto D’Esi: il j’accuse di CambiaMenti sul bilancio copia e incolla

Secondo il consigliere comunale di opposizione, David Grillini, è impossibile giudicare l'importante documento economico comunale perchè per tutte le voci di sviluppo non sono stati previsti fondi

Cerreto d'Esi
Cerreto d'Esi

CERRETO D’ESI – Approvato il documento unico di programmazione triennio 2018/2020 e bilancio di previsione finanziario, l’affondo del gruppo CambiaMenti di Cerreto D’Esi. «Il numero che l’ha fatta maggiormente da padrone è stato lo zero. Zero fondi per le problematiche giovanili, zero fondi per la proloco, zero fondi per il sociale, zero fondi per l’assistenza a domicilio, praticamente zero per il turismo, l’agricoltura ecc», scrive il consigliere comunale di opposizione, David Grillini.

«Di certo il copia incolla portato avanti in questi anni ci lascia sempre più interdetti e demotivati. Noi abbiamo a cuore le sorti di Cerreto D’Esi e gridiamo ciò che auspichiamo. CambiaMenti ha votato contro un ennesimo bilancio in cui non vi è alcun sentore di programmazione per ricominciare a investire e credere in Cerreto D’Esi, certo non per vedere risultati l’anno prossimo o tra due anni, ma per prevedere benefici negli anni a venire, a lungo termine».

Ma, «se metti zero allo sviluppo turistico, alla proloco, all’agricoltura, al centro storico, dimostri di voler solo campicchiare, ma questo oggi Cerreto non può più permetterselo, a nostro avviso si stanno buttando anni preziosi in cui questa amministrazione, totalmente avulsa e latitante dal contesto cittadino, dimostra chiaramente i suoi limiti», l’affondo della forza di opposizione all’Amministrazione comunale guidata dal sindaco, Giovanni Porcarelli.

«Cerreto D’Esi non può permettersi di perdere altro tempo, le future scelte, vedi progettazione e realizzazione del nuovo plesso scolastico, controllo sull’ultimazione del tratto di pedemontana nel nostro territorio, riqualificazione centro storico, sviluppo  turistico, anche in ambito naturalistico,  crescita e innovazione del settore agroalimentare, solo per fare alcuni esempi, esigono una programmazione che non si inventa dalla sera alla mattina, presidiando il Comune nei ritagli di tempo o delegando a destra e manca, ma si realizzano prima di tutto, soprattutto, con le motivazioni, le competenze e la passione per il proprio territorio».