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Cerreto D’Esi: frode fiscale per giocare d’azzardo, truffata una cerretese

I carabinieri della locale stazione, coordinati dai colleghi della Compagnia di Fabriano, sono riusciti a risalire a un 39enne di Artena, nel Lazio, che ha prelevato online 325 euro dalla Posta Pay della cerretese, per giocare online nei vari siti di casinò

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Carabinieri

CERRETO D’ESI – Ancora una denuncia per frode informatica nel fabrianese. Un 39enne di Artena, cittadina non distante da Roma, dunque nel Lazio, ha truffato una signora 45enne residente a Cerreto D’Esi. I carabinieri della locale stazione, in collaborazione con i colleghi della Compagnia di Fabriano, sono riusciti a individuare la truffatrice al termine di una meticolosa attività investigativa.

Nei giorni scorsi, una donna residente a Cerreto D’Esi si è accorta all’improvviso di un ammanco sul proprio conto corrente Poste Pay pari a 325 euro. Ha provato a controllare, fra la documentazione in suo possesso, se effettivamente avesse speso questa somma per qualche necessità e/o acquisto. Ma nulla, non aveva una giustificazione plausibile per tale esborso di denaro.

Si è insospettita ed ha deciso di recarsi alla stazione dei carabinieri di Cerreto D’Esi. I militari hanno prontamente avviato le indagini. Hanno notato che la 45enne qualche giorno prima dell’ammanco aveva ricevuto una mail “trappola” realizzata a regola d’arte. Infatti, era riprodotto il logo delle Poste Italiane riportante una comunicazione urgente. La signora, in assoluta buona fede e pensando che fosse una mail non sospetta, ha cliccato sul link proposto ed ha dato corso alla truffa.

Infatti, attraverso il link, il 39enne di Artena è venuto in possesso dei dati di accesso al conto corrente Poste Pay della donna. Quindi, ha prelevato la somma online e facendo confluire questa somma in un conto corrente di un sito di giochi e scommesse online.

Da quest’ultimo conto gioco, i carabinieri di Cerreto D’Esi sono riusciti a risalire all’identità del 39enne laziale, che peraltro era già conosciuto alle Forze dell’ordine per precedenti specifici, e a denunciarlo per frode informatica. I militari ricordano di non dar mai corso a mail sospette, riportanti anche i loghi di istituti di credito e/o Posta, ma di contattare prontamente i propri referenti per essere certi che non si tratti di una truffa online.