FABRIANO – L’impianto sportivo cittadino, vicino alla scuola primaria Lippera è stato chiuso per spaccio dall’Amministrazione comunale di Cerreto D’Esi a seguito delle continue segnalazioni di pusher nelle ore notturne. Ora che le scuole sono finite non solo l’opposizione chiede la riapertura del campo da basket, ma anche i ragazzi che hanno scritto una lettera al primo cittadino, Giovanni Porcarelli, per chiedere un incontro e trovare una soluzione senza il bisogno di raggiungere Fabriano per giocare tutti insieme. Naturalmente, in pieno stile di Porcarelli, nessuna risposta è ancora arrivata. In molti, si augurano che questi due anni che mancano alla scadenza del suo mandato, passino in fretta.
«Abbiamo trovato un cartello con scritto chiuso e un lucchetto al cancello – si legge nella lettera firmata da molti giovani di Cerreto D’Esi – e questa decisione ci ha lasciato perplessi perché dopo anni che giocavamo tranquillamente in quel campetto ci siamo trovati senza un posto gratuito dove giocare a pallacanestro». In quel campetto ci giocavano, quasi tutti i giorni, i ragazzi di Cerreto D’Esi, alcuni dei quali praticano sport anche a livello agonistico che potevano allenarsi senza un orario prestabilito. Nel mirino la decisione del sindaco.
«Abbiamo appreso che la motivazione che ha portato alla chiusura non era per una questione di sicurezza, ma per spaccio. Noi abbiamo praticato semplicemente sano sport e nulla di più: non centriamo nulla con lo sballo – è scritto nella lettera – e per colpa di coloro che usano la struttura per questi illeciti siamo costretti ad andare a giocare a basket a Fabriano. Riteniamo tutto ciò penalizzante per noi ragazzi».
Non solo protesta, ma anche possibili soluzioni. «Se il problema è lo spaccio notturno, lei sindaco Porcarelli, potrebbe incaricare qualcuno ad aprire il campetto la mattina e chiuderlo la sera, così noi possiamo allenarci e trascorrere il tempo libero a Cerreto D’Esi. Vorremmo incontrarla – concludono i giovani – per chiedere di tornare sui suoi passi visto che non abbiamo più uno spazio libero dove praticare sport».
Un appello quello dei giovani della piccola città ad alcune settimane dal provvedimento che, secondo il Comune, è stata una scelta necessaria in quanto «diventa, di notte, luogo di ritrovo di spacciatori e assuntori. Non ci si può permettere che una proprietà pubblica diventi teatro per compiere azioni illegali». Dei continui episodi legati al mondo della droga sono stati informati anche i militari della stazione locale dei carabinieri. Critico contro questa decisione della Giunta Porcarelli, invece, il consigliere del Partito Comunista dei Lavoratori di Cerreto D’Esi, Marco Zamparini. «Non esiste più – dichiara – uno spazio pubblico dove le nuove generazioni possano incontrarsi per giocare. Adesso dove mandiamo i nostri figli a svagarsi? Se è vero che è stato chiuso per motivi di sicurezza vi invito a mettere i lucchetti anche ai giardini pubblici dato che versano in uno stato di degrado. Da genitore – conclude – pretendo dei spazi pubblici dove mandare i nostri ragazzi a giocare in serenità riportando un po’ di vita sociale nel paese affinché le nuove generazioni si possano incontrare più per la strada, senza stare tutto il giorno in casa con i cellulari».