CERRETO D’ESI – Scuole di Cerreto D’Esi trasferite a Fabriano, anzi no. Le dimissioni del sindaco, Giovanni Porcarelli, appaiono ineludibili. Ma, certamente, il primo cittadino dopo averle minacciate, non si comporterà in modo conseguente.
Tutto sembrava deciso e, invece, non ci sarà alcun trasferimento a Fabriano per i circa 300 alunni delle scuole elementari e medie di Cerreto D’Esi. Tutto era stato definito con il proprietario dell’immobile – la ex sede del centro per l’impiego – di via Nenni a Fabriano che avrebbe ospitato gli studenti. Anche il trasporto scolastico con l’individuazione dei punti di raccolta e il servizio mensa attraverso il catering. Poi, la data di inizio – in ritardo – dell’anno scolastico. Non oggi, come è avvenuto in tutta la Regione, ma il prossimo 2 ottobre. Ebbene, questo è l’unico dato che, al momento, è rimasto invariato.
Le scuole a Cerreto inizieranno il 2 ottobre in paese, negli edifici scolastici che ad agosto erano stati dichiarati ufficialmente inagibili a causa dei bassi indici di vulnerabilità sismica. Come è possibile?
La vicenda
Il retroscena racconta di giorni di febbrili trattative e colpi di scena a ripetizione. Il primo cittadino cerretese ha chiesto, solo nei giorni scorsi, di poter utilizzare i fondi dell’emergenza sisma per far fronte ai pagamenti dell’affitto dello stabile fabrianese e per il trasporto scolastico. Ma ha ricevuto un bel “no” come risposta. A questo punto è stato il panico. Porcarelli ha minacciato di dimettersi.
Ma, l’ufficio Ricostruzione ci ha voluto vedere chiaro in tutta questa situazione ed ha inviato una squadra per un nuovo sopralluogo. Gli esiti sono stati confortanti. Vale a dire, i due plessi scolastici – con alcuni lavori da effettuare immediatamente – possono tornare agibili. Un sospiro di sollievo per il sindaco Porcarelli che ha subito chiamato i genitori per comunicargli la “bella” notizia.
I genitori, però, sono rimasti allibiti da tutto ciò. È vero che il trasferimento dei propri figli li avrebbe messi in grande difficoltà. Ma è altrettanto vero che si sentono spaesati da tutti questi accadimenti. E soprattutto vorrebbero capire quali sono questi lavori da fare e se il tempo è sufficiente per far iniziare le scuole il 2 ottobre.
Intanto, l’ufficialità di questo dietrofront clamoroso è stata data attraverso il sito internet del comune di Cerreto. Gli immobili risultano essere classificate di tipo B «temporaneamente inagibili ma agibili con provvedimenti” pertanto la procedura prevista per questa tipologia di danno, prevede che a seguito dell’esecuzione degli interventi elencati nelle schede le scuole ritorneranno ad essere agibili. Pertanto, il preannunciato trasferimento dei plessi scolastici a Fabriano non potrà più essere effettuato».
È stata scritta la parola fine su questa vicenda? Forse dal punto di vista scolastico sì, ma da quello politico assolutamente no. Solo le dimissioni del sindaco, Giovanni Porcarelli, potrebbero far calare il sipario su questa grottesca vicenda.