CERRETO D’ESI – La partita di calcio a 5 al PalaCarifac di Cerreto D’Esi finisce in rissa. Due quindicenni in ospedale per escoriazioni. Sanzione pecuniaria alle due squadre coinvolte e indagini in corso da parte delle Forze dell’ordine per verificare se esistano gli estremi per denunciare qualcuno dei soggetti coinvolti.
Sembra incredibile, ma anche le partite dei baby calciatori possono sfociare in una rissa che ha coinvolto come vittime i giocatori. A esagitare gli animi, infatti, sarebbero stati i tifosi delle due squadre. Il fatto risale a sabato scorso, 2 dicembre. Al PalaCarifac di Cerreto D’Esi si stavano affrontando il team locale e la Virtus Fabriano per una partita della categoria Allievi. Il risultato finale ha sorriso al Cerreto che ha vinto per 8 gol a 6.
Al fischio finale, i giocatori in modo tranquillo si sono stretti la mano vicendevolmente e, poi, all’arbitro. All’improvviso, però, alcuni tifosi – sembra circa una trentina – sono scesi sul parquet. Sembrava un’invasione pacifica e, invece, è iniziata la rissa, probabilmente originata da qualche parola di troppo in seguito a presunte decisioni arbitrali sbagliate o, comunque, contestabili.
Ad avere la peggio, due baby calciatori 15enni della Virtus Fabriano. Il primo, originario della Tunisia, è stato colpito al volto da un pugno che l’ha fatto accasciare a terra. Il secondo, invece, è stato oggetto di graffi e spintoni, ferendosi al gomito. A salvarlo, il padre che lo ha subito portato fuori dalla portata dei suoi aggressori.
Sul posto sono giunte un’ambulanza del 118 e una pattuglia delle Forze dell’ordine. Il 15enne originario della Tunisia è stato portato al Pronto soccorso dell’ospedale Engles Profili di Fabriano per le cure del caso. Anche il padre dell’altro ragazzo rimasto vittima della rissa è stato accompagnato al presidio ospedaliero fabrianese. Per loro fortuna, dopo le cure del caso, entrambi sono stati dimessi dopo poche ore.
Il giudice sportivo ha condannato le due società, Cerreto e Virtus Fabriano, al pagamento di una multa da 600 euro per la squadra di casa, 300 per quella ospite in quanto «la propria tifoseria è venuta alle vie di fatto con i tifosi locali, contravvenendo alle vigenti norme sull’anti-violenza».
I rappresentanti delle Forze dell’ordine hanno sentito tutti i protagonisti della vicenda per ricostruire l’accaduto e accertare eventuali responsabilità che possano sfociare in denunce.