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Cerreto D’Esi: nuovo plesso scolastico, nuove polemiche da sinistra

Il consigliere comunale di opposizione, Marco Zamparini spara a zero sulla decisione dell'Esecutivo Porcarelli di modificare la delibera con la quale si sceglierà il progetto: non più il concorso di idee, ma la procedura aperta

Il sito dove dovrebbe nascere il polo scolastico di Cerreto D'Esi

CERRETO D’ESI – Nuovo plesso scolastico a Cerreto D’Esi, il duro affondo del Partito comunista dei lavoratori che attacca duramente la Giunta guidata dal sindaco, Giovanni Porcarelli.

«Quello che ci allarma seriamente è che questi millantatori politici dovranno gestire moltissimi soldi pubblici: 6 milioni di euro per il nuovo polo di Cerreto D’Esi, oltre un milione di euro per il palazzo comunale e quasi 400.000 euro per la residenza protetta. Eravamo rimasti a luglio con la scelta del luogo per il nuovo polo, ossia la zona che attualmente ospita la scuola elementare e l’avvio del concorso di idee per la sua progettazione. Dopo quattro mesi di inattività politica la giunta ha “stranamente” modificato la delibera già approvata lo scorso luglio, cambiando la procedura per l’affidamento del progetto. È stato tolto impropriamente o, forse volutamente, il concorso di idee e dato il via libera alla procedura aperta. Così non si potranno più valutare i progetti che arriveranno, ma si valuteranno i progettisti tramite una commissione che attribuirà loro un punteggio in base a delle linee guide prestabilite nel bando. Quindi non si visioneranno i progetti, ma solo il progetto finale già redatto dello studio che avrà più punteggio, tutto questo per risparmiare 2 o 3 mesi di tempo», il j’accuse del consigliere comunale del Pcl di Cerreto D’Esi, Marco Zamparini.

«La scusa di accorciare i tempi cambiando la procedura di affidamento del progetto non regge, a noi questo cambio di direzione desta degli enormi sospetti. Ci vorrà almeno un anno e mezzo solo per la progettazione e l’aggiudicazione, ma secondo noi non saranno rispettati e i tempi saranno ancora più lunghi, e poi tutto il periodo della costruzione del nuovo polo. Quindi di fatto le future generazioni dovranno stare nelle attuali bare di cemento con altissimo rischio sismico, non vogliamo esagerare per almeno altri 6-7 anni, se bastano. Tutta questa situazione precaria è dovuta alla gestione fallata di un Sindaco per lo più assente e di una Giunta politicamente inadeguata, anzi inesistente. Stiamo parlando di scuola, non della gestione delle mense o dei trasporti, ma di un nuovo polo che deve essere all’avanguardia sotto ogni aspetto e che dovrà garantire la sua massima efficienza per qualche centinaia di anni. Useremo dei soldi pubblici e li dobbiamo usare al meglio, Sindaco», prosegue l’affondo.

Non una questione personale, ma politica. «Visionare il progetto doveva essere la priorità assoluta, la via maestra, con la commissione di esperti (proposta da noi due volte e sempre rigettata) si sarebbe dato un vero supporto ai progettisti e avremmo avuto la scuola di tutti, frutto di chi la scuola la vive. Invece avremo la scuola di Porcarelli e dei suoi affiliati, che nascondono i loro giochi di potere con delle scuse campate in aria. Il progetto per noi non era un optional Sindaco, era di fondamentale importanza poterli visionare e che ci fosse una collaborazione attiva di più professionisti per crearne uno ad hoc, perché la nuova scuola – conclude Zamparini – rappresenta il futuro, il fulcro più importante dove si formano gli uomini e le donne di domani».