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Cerreto D’Esi, scuole trasferite: duro affondo del Pd

Il Partito Democratico all’attacco del sindaco Giovanni Porcarelli, del quale in buona sostanza si chiedono le dimissioni. Elencati tutti i motivi per cui dovrebbe farlo

Cerreto D'Esi
Cerreto D'Esi

CERRETO D’ESI – Scuole di Cerreto D’Esi trasferite a Fabriano, il Pd all’attacco del sindaco Giovanni Porcarelli.

«Il trasferimento a Fabriano delle scuole di Cerreto D’Esi rappresenta una pagina nera per la storia del paese. Il sindaco, con arroganza mista a dilettantismo, ha perseguito ottusamente la sua linea: trasferimento. A nulla sono valsi appelli e proposte che lo invitavano a riflettere e considerare altre opzioni praticabili e socialmente sostenibili», l’incipit del J’accuse del segretario cittadino, Angelo Cola.

In tutta la gestione della vicenda, «Porcarelli si è comportato con pressapochismo pericoloso per il paese, i cittadini le famiglie e cosa più grave per la parte della popolazione che maggiormente dovrebbe essere tutelata: i bambini. Questa arroganza e grave deficienza amministrativa come partito ci porta alla conclusione che la giunta Porcarelli è pericolosa per il paese e svilupperemo il massimo della nostra iniziativa perché questa triste esperienza si concluda al più presto. Le responsabilità personali di Porcarelli sono gravissime: è lui che ha avviato i controlli sulla staticità degli edifici in ritardo; sempre lui che ha costretto gli alunni a frequentare i corsi in edifici che oggi egli stesso dichiara inagibili. Lui e non altri, con colpevole ritardo, ha perso un anno di tempo per affrontare la situazione; lui che ha inviato la richiesta dei moduli alla Regione solo a fine agosto; sua la responsabilità per una soluzione socialmente insostenibile; lui si rende colpevole di sperpero di denaro pubblico», incalza Cola.

«Chiediamo agli organi superiori di governo di porre l’attenzione sull’operato di questo individuo evitando di fornirgli una qualsivoglia copertura politica e amministrativa – si conclude la dura reprimenda -. Come partito siamo impegnati a che al più presto siano disponibili i moduli che permetterebbero di fermare questo scempio. Le scuole devono tornare il prima possibile funzionanti a Cerreto, la lotta continua per evitare che l’obiettivo di Porcarelli possa realizzarsi e cioè il totale smembramento politico, sociale e amministrativo del nostro Comune».