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Certificazioni verdi, le case di riposo si organizzano per gli incontri con i familiari

Occorre esserne muniti per far visita ai propri cari. Basta essere stati vaccinati almeno da 15 giorni con la prima dose, sottoposti a tampone nelle 48 ore precedenti oppure aver contratto il virus da non più di sei mesi

La vaccinazione al Buttari di Osimo
La vaccinazione al Buttari di Osimo

OSIMO – Occorre essere muniti della cosiddetta certificazione verde per far visita ai propri cari all’interno delle case di riposo. Basta essere stati vaccinati almeno da quindici giorni dalla prima dose, sottoposti a tampone nelle 48 ore precedenti oppure aver contratto il virus da non più di sei mesi. Le residenze protette del territorio si stanno adeguando per poter fornire un servizio migliore a beneficio dei nonnini e delle famiglie.

Casa Grimani Buttari di Osimo

Il presidente della casa di riposo di Osimo Grimani Buttari Fabio Cecconi dice: «Noi non abbiamo mai interrotto le visite. Adesso però abbiamo predisposto tutta la documentazione e l’informativa per i parenti per far conoscere le modalità con cui far visita. Occorre che ci sia il certificato verde appunto. Abbiamo spazi interni consoni e sono stati appena allestiti appositi spazi esterni che garantiscono riservatezza, sempre seguendo attentamente le procedure del ministro Speranza. Non ci sono difficoltà grandi al momento, siamo riusciti ad avere un’interlocuzione costante con i familiari. Tutte le visite devono essere sempre prenotate per evitare sovrapposizioni».

Casa Ceci di Camerano

Il presidente della casa di riposo Opera Pia Ceci di Camerano Massimo Piergiacomi spiega: «Da oggi abbiamo iniziato a far incontrare i nostri ospiti con i propri cari senza più il vetro “in mezzo”, finalmente di nuovo a tu per tu in giardino. Tutto questo comunque vale solo per i familiari che hanno completato il ciclo vaccinale, sono stati già infettati dal Covid da meno di sei mesi o per chi ci presenta un tampone negativo fatto a non più di 48 ore dall’incontro».

Casa Hermes di Loreto

I lavori di ristrutturazione e ampliamento dei mesi scorsi alla casa Hermes di Loreto intanto hanno raggiunto l’obiettivo dichiarato: dopo l’ok da parte corpo dei Vigili del fuoco, la casa di riposo e residenza protetta della città mariana potrà ospitare cento persone. Soddisfatto il presidente Italo Tanoni che aggiunge: «A breve sarà avanzata alla Regione Marche la richiesta per poter ampliare la quota della casa di riposo adibita a Rsa. La Regione ha numeri contingentati ma nulla ci vieta di compiere anche questo ulteriore passo. Se viene aumentato il numero degli ospiti e si riesce ad allargare la capienza come Residenza sanitaria assistenziale, sarà necessario mantenere alta, come è del resto è sempre stata, la qualità del servizio verso i nostri degenti». Tra gli ulteriori obiettivi anche il potenziamento della palestra per le attività fisiche e la fisioterapia.