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Chiude la “Freenet viaggi”, unica agenzia di Filottrano: «Colpa del covid e dei mancati ristori»

Parla il titolare Francesco Paoloni che aveva avviato l'attività 15 anni fa. «Il settore del turismo è tra quelli che risente maggiormente della crisi dovuta alla pandemia»

La città di Filottrano

FILOTTRANO – L’anno orribile 2020 si chiude con un segno meno tra le attività economiche di Filottrano, che perde la sua unica agenzia viaggi. Chiude definitivamente i battenti la “Freenet viaggi” di piazza Dante, punto di riferimento fino a pochi mesi fa sia dei cittadini di Filottrano che degli operatori del settore vacanze e turismo wedding della zona.

La decisione, sofferta ma l’unica possibile in questo momento storico, è stata presa in maniera irreversibile dal titolare dell’agenzia, Francesco Paoloni che dopo 15 anni è costretto a gettare la spugna. La colpa? Del covid, di questa maledetta pandemia che sta uccidendo anche tanti settori come quello del turismo.

«Era maggio del 2006 quando insieme a mia moglie abbiamo iniziato questa sfida a Filottrano, aprire un’Agenzia Viaggi – racconta Paoloni -. Sono passati quasi 15 anni dove abbiamo affrontato e superato le crisi economiche, gli attentanti, le guerre, gli eventi naturali, gli scioperi e i fallimenti di alcuni operatori o compagnie aeree… ma quando fai un lavoro che ti piace, la tenacia e soprattutto le soddisfazioni, aiutano a superare tutto. Purtroppo questo 2020 ha colpito troppo forte e questa esperienza è giunta al termine. Il settore turistico sta vivendo un momento di crisi a causa del covid, i ristori promessi dal Governo non sono arrivati anche perché nei giorni rossi potevamo stare aperti e “lavorare”, ma logicamente con la pandemia mondiale, i voli bloccati, l’incertezza economica delle famiglie e del lavoro, nessuno ha pensato di venire a prenotare la vacanza.

Per l’80% si lavora con l’out going, viaggi cioè verso l’estero, ma con questa situazione è tutto fermo. Quindi, se stiamo aperti niente aiuti. Prima del Covid si lavorava e pure bene. Ma negli ultimi 8 mesi c’è stato il tracollo: ci sono state per me solo uscite per pagare l’affitto del locale che ospita l’agenzia. Fortunatamente non ho dipendenti, lavoro da solo. Ma al momento non ci sono prospettive, questa crisi – anche in base a quanto discusso con altri colleghi del settore – ce la trascineremo fino al prossimo anno, con la speranza almeno di poter salvare il Natale 2021 se tutto andrà come deve e i vaccini funzioneranno. Il nostro è un settore abbandonato. Adesso credo che il male minore sia chiudere. Sto affrontando costi che non riesco più a sostenere a fronte di troppi mancati guadagni e di tutta questa incertezza».

Paoloni legge i messaggi dei suoi clienti, di chi ha viaggiato affidandosi alla sua agenzia, e anche solo di chi gli manifesta solidarietà e si commuove. «Mi viene da piangere a scorrere tutti i messaggi di chi mi ringrazia, mi saluta, mi incoraggia. Spero di aver dato nel mio piccolo un contributo alla città, a far realizzare qualche sogno nel cassetto o anche solo ad essere stato di aiuto ad alcuni per raggiungere amici e parenti lontani. Ringrazio tutti quelli che mi hanno dato fiducia, sperando di essere stato all’altezza. Assicuro che ho sempre fatto del mio meglio», conclude Paoloni spegnendo per sempre le luci di quello che era il suo sogno prima del Covid.