FABRIANO – Chiusa la terza edizione di Remake a Fabriano con un dibattito presso l’Agorà di piazza Garibaldi su come transizione digitale ed ecologica cambieranno le nostre società, al quale si è collegata anche la viceministra allo Sviluppo economico Alessandra Todde. «Le nostre società stanno per attraversare un cambiamento epocale: transizione digitale e transizione ecologica stanno cambiando e cambieranno sempre di più il modo in cui organizziamo il lavoro, la produzione, il nostro stare insieme». Una riflessione dalle implicazioni enormi, su cui si è soffermato l’ultimo appuntamento di Remake, il Festival delle Arti e dei Mestieri nell’Era Digitale al quale hanno partecipato sul palco, l’assessora di Fabriano alle Attività Produttive Barbara Pagnoncelli e il CEO del Web Marketing Festival di Rimini, Cosmano Lombardo, moderati dal consulente di marketing e innovazione Manfredi Mangano. Sono intervenuti in diretta due grandi esperti di ecologia e digitale, Marirosa Iannelli, presidente del Water Grabbing Observatory e membro dell’Italian Climate Network, e il Prof. Emanuele Frontoni, dell’Università Politecnica delle Marche. Insieme a loro anche Alessandra Todde, vieministra dello Sviluppo Economico con delega alle crisi aziendali. La discussione ha toccato i diversi modi in cui la transizione ecologica e digitale impatterà su lavoro e imprese: i rischi di disoccupazione tecnologica e di shock energetico, le opportunità nei lavori green e nell’economia circolare, la trasformazione dei sistemi di welfare da basati sul posto di lavoro a modelli universalistici come il reddito di cittadinanza.
L’impegno della Cna
Altro appuntamento che ha riscosso un notevole successo è stato il seminario organizzato dalla Cna di Fabriano sui temi della manutenzione predittiva e dei processi industriali legati all’industria 4.0. Il relatore Doriano Tabocchini, ceo della SSG Innovation, azienda considerata tra le più innovative del comprensorio industriale fabrianese, ha posto l’accento sulla necessità di convogliare competenze multidisciplinari e specializzate nelle aziende che si apprestano ad innovare e digitalizzare le proprie catene produttive.
In particolare, i dati mostrati nel suo intervento, hanno evidenziato come al giorno d’oggi siano ancora gli imprenditori le figure alle quali è demandato lo sviluppo in ottica 4.0 delle realtà aziendali, ciò va a limitare oltremodo la quanto mai opportuna “emersione” di figure intermedie altamente specializzate alle quali sarebbe opportuno delegare questi imprescindibili processi evolutivi. Tabocchini ha infine evidenziato come esista di fatto un problema legato all’adeguata formazione di queste risorse umane, individuando negli istituti formativi ed in particolare negli ITS i veri motori di quella che potremo chiamare “rivoluzione 4.0.”