FABRIANO – Gravidanze a basso rischio seguite all’ospedale Engles Profili di Fabriano attraverso un ambulatorio. Questo quanto organizzato dall’Asur a seguito della cessazione dell’operatività del Punto nascita. Potenziato il servizio. Il tutto in attesa che, magari, il ricorso al Tar Marche, presentato dal Comune, possa essere accolto sia come sospensiva che nel merito.
Proseguono, dunque, gli aggiustamenti a seguito della chiusura del Punto nascita dell’ospedale Engles Profili di Fabriano. Si tratta di un ambulatorio «dedicato alla gravidanza fisiologica che provvederà all’accettazione delle gestanti e a una valutazione iniziale per la loro successiva presa in carico. L’ambulatorio, gestito dallo specialista ginecologo e dall’ostetrica, sarà aperto quotidianamente, con accesso tramite impegnativa del medico curante e prenotazione mediante Cup o agli sportelli di front office», si legge in una nota dell’Asur. Dunque, una presa in carico che comprende tutti gli approfondimenti diagnostico-terapeutici necessari fino al termine del percorso nascita, previsti dalle linee guida nazionali.
«In questo periodo, sarà cura del personale ostetrico e medico di reparto organizzare e pianificare percorsi di indirizzo della donna verso i punti nascita di riferimento ove espleterà il parto. Anche dopo l’espletamento del parto, nella fase del puerperio e del post partum, il percorso proseguirà all’ospedale di Fabriano attraverso l’ambulatorio del puerperio o del post-partum, aperto tutti i giorni, nell’ambito del quale saranno erogate tutte le prestazioni e le attività cliniche necessarie ad accompagnare la donna in questa fase».
Ovviamente, il neonato verrà preso in carico da uno dei pediatri di libera scelta del territorio che, in caso di riscontro di patologia, si accorderà con la struttura specialistica ospedaliera di Pediatria del presidio ospedaliero di Fabriano per quanto riterrà opportuno approfondire.
L’Asur ha provveduto anche a potenziare e a riorganizzare strategicamente l’attività ambulatoriale della Ginecologia, prestando particolare attenzione al campo della prevenzione, alla riduzione dei tempi di attesa per le prestazioni richieste, garantendo il mantenimento delle attività di chirurgia ginecologica maggiore in regime ordinario (es. chirurgia oncologica) e di Day Surgery.