CASTELFIDARDO – L’azienda sanitaria ha comunicato la chiusura degli sportelli cup e dell’anagrafe sanitaria all’ex ospedale di via XXV aprile a Castelfidardo da ieri, 26 giugno, a giovedì e dal 3 al 6 luglio, rinviando l’utenza al poliambulatorio di Osimo e al presidio di Sirolo per pratiche amministrative urgenti e al numero verde per le prenotazioni (800 098987 da fisso, 0721 1779301 da cellulare). I tagli sono infatti motivati dall’assenza per ferie del personale preposto al cup front office e dalla missione di un altro operatore a Osimo.
Un disagio grave, affatto episodico, che accenta un campanello d’allarme scattato già da tempo, tanto che il 16 maggio scorso l’Amministrazione comunale aveva indirizzato al direttore generale una missiva (cui non ha ricevuto una risposta ufficiale) chiedendo spiegazioni sulla sospensione del Cup nelle giornate di lunedì e giovedì e segnalando l’inadeguatezza del dirottamento al cup telefonico.
«Una soluzione totalmente fuori luogo che si ripercuote in prevalenza su persone anziane che hanno difficoltà ad apprendere indicazioni anche sulla preparazione di alcuni esami specialistici e poi circa l’otto per cento dei residenti sono persone straniere con comprensibili difficoltà per le comunicazioni», spiega il sindaco Roberto Ascani portando cifre eloquenti. La fila supera spesso le 40 unità e non di rado gli operatori sono costretti a chiudere due ore prima l’elimina-code per evadere tutte le prestazioni.
«La sanità è un bene collettivo e non è accettabile che la città debba sopportare la riduzione di servizi pubblici essenziali perché l’azienda non è in grado di programmare un’oculata politica di gestione delle risorse umane e di “spending review” – sottolinea con forza l’assessore ai Servizi sociali e vicesindaco Andrea Marconi -. Castelfidardo sta subendo da tempo un continuo e progressivo depauperamento dei servizi sanitari a causa delle scelte dell’Asur 7, un trattamento non tollerabile a fronte di una popolazione di 19mila abitanti. L’azienda non è capace di sostituire chi opera al pubblico e ha diritto di usufruire di sacrosante ferie, in compenso ci risulta abbia emesso un concorso pubblico per assumere altri sei dirigenti amministrativi a tempo indeterminato. Ci chiediamo quale senso abbia e se un simile provvedimento sia rispettoso verso l’utenza costretta a spostarsi in un periodo già emergenziale a causa del caldo da record».