CIVITANOVA – Ospitare gli operatori sanitari nelle strutture alberghiere. La proposta indirizzata alla Regione Marche arriva dal primo cittadino di Civitanova Fabrizio Ciarapica. «Si stipuli subito una intesa, tra Regione, ordini professionali di medici e infermieri e albergatori, a favore degli operatori sanitari impegnati negli ospedali Covid per ospitarli, su base volontaria, in strutture alberghiere del territorio per evitare il più possibile il rischio di contagio con i propri familiari».
«Mettendo a disposizione del personale impegnato nel Covid-Hospital degli alloggi ad hoc reperiti tra gli alberghi del territorio si garantisce una maggiore sicurezza a chi è in prima linea in questa emergenza – ha continuato Ciarapica -. Molti operatori sanitari mi hanno chiesto di poter avere degli alloggi per non tornare a casa la sera, dopo il turno di lavoro, e rimanere così isolati evitando di contagiare le famiglie. Ho deciso quindi di farmi portavoce per loro di un principio che mi sento di condividere pienamente dato che i professionisti, con generosità e dedizione, rischiano continuamente la loro salute e credo quindi debbano avere diritti garantiti prima di altri».
«Inoltre in un momento di crisi economica in cui le strutture ricettive sono tutti chiuse questo possa essere un modo per far lavorare gli albergatori; un modello che è già stato sperimentato in occasione del terremoto e che penso potrebbe essere facilmente replicato. Mi auguro che questa richiesta possa essere accolta in fretta e attuata nella nostra Regione prima che la tragica epidemia assuma dei contorni incontrollabili» ha concluso Ciarapica.
Ad accogliere positivamente la proposta ci sono gli albergatori. «So che c’era questa possibilità e che si voleva proporre alla Regione questo progetto – ha commentato Giuseppe Giustozzi, noto albergatore e ristoratore della provincia con strutture alberghiere tra Civitanova, Pollenza e Macerata -. Noi ovviamente siamo propositivi al progetto, a patto che ne valga la pena e che il personale occupi il 50% della disponibilità che abbiamo. Questo perché in questi giorni di chiusura, come imprenditore, abbiamo davvero perso moltissimo e se la situazione dovesse continuare il futuro sarà difficile per tutti. C’è la massima disponibilità a sederci al tavolo di confronto e parlare ma anche noi dobbiamo essere messi in grado di sopperire ai costi in un momento di grandissima emergenza e avere delle garanzie dalla Regione; non importa quando ma che ci siano».