FABRIANO – La carcassa di un cinghiale morto nella zona di Vetralla a Fabriano che nessuno ha ancora raccolto e, considerate le alte temperature, il forte odore è già molto penetrante. La polemica, come consuetudine, scorre sui social network, Facebook in testa. Ma resta, certamente, uno spettacolo non edificante.
È stato probabilmente investito da un’automobile e da almeno tre giorni, il cinghiale morto è posto al ciglio della strada in zona Vetralla di Fabriano. Non è chiaro di chi sia la competenza in queste circostanze per la rimozione dell’ungulato morto. Le segnalazioni sono state effettuate sia all’Area Vasta che alla Polizia municipale della città della carta. Eppure, non si sa se a causa della burocrazia imperante in Italia, nessuno sembra aver ancora provveduto.
Oltre alle polemiche, su Facebook non manca l’ironia di chi si dice convinto che alla guida dell’automobile pirata non ci fosse un cacciatore, altrimenti non avrebbe sicuramente lasciato il cadavere in strada. Ma lo avrebbe certamente preso.
Al di là di tutto, resta un problema di sicurezza perché, comunque, un’automobile in transito potrebbe centrarlo o attirare altri animali. Ma anche un problema di igiene pubblica per via della decomposizione.
Rimanendo in tema di animali, nei giorni scorsi, un cane maschio di razza Akita di circa due anni ha morso una donna di Fabriano. Quest’ultima stava passeggiando, quando è avvenuto il fatto. La donna si è recata al Pronto soccorso dell’ospedale Engles Profili per la profilassi del caso a causa ferite provocate dal morso del cane.
I dipendenti del servizio Veterinario dell’Asur hanno disposto il sequestro fiduciario del cane, disponendo che quest’ultimo fosse sottoposto, con urgenza, a una profilassi antirabbica. L’ordinanza, firmata dal sindaco Gabriele Santarelli, prevede il sequestro per 10 giorni periodo durante il quale l’animale non potrà essere allontanato né fatto uscire e dovrà essere tenuto a catena in apposita gabbia o recinto. Durante questo periodo sarà a disposizione del Servizio Medico Veterinario dell’Asur di Fabriano per tutti gli accertamenti ritenuti opportuni.