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«Città regia? Una stupidaggine»

Il candidato sindaco di Jesi in Comune, Samuele Animali respinge la proposta dell'imprenditore Gennaro Pieralisi, che la giunta comunale sta valutando in termini turistici

Samuele Animali
Samuele Animali

JESI – «L’idea di chiamare Jesi “città regia” è davvero una stupidaggine: Bacci è alla frutta». Non va per il sottile Samuele Animali, candidato sindaco di Jesi in Comune. La proposta lanciata dall’imprenditore Gennaro Pieralisi non piace affatto all’ex difensore civico.

«Bacci, o chi per lui, vorrebbe farci credere che fare l’ennesima tabella alle porte della città con su scritto “città regia” sarebbe una buon’idea per dare slancio al turismo in città? E quali sarebbero i flussi turistici che si dirotterebbero su Jesi per tale motivo? – scrive Animali -. Jesi sotto questo punto di vista soffre di un vero e proprio gap, altro che città regia! (e pure i risultati dell’indagine di Nomisma – a cui il nostro sindaco è tanto affezionato – glielo dicono a chiare lettere). Un gap che non si colma certo appiccicando un appellativo, peraltro decontestualizzato dalla storia reale del nostro territorio. Se si vuol fare qualcosa di buono per far crescere l’appeal turistico, ben altre sono le cose da fare. Ma prima di tutto occorre mettere veramente in rete tutte le emergenze artistico-culturali, ambientali ed enogastronomiche della Vallesina. Cosa che invece negli ultimi cinque anni è stata completamente trascurata».

Di recente, sostiene sempre Animali, «il comitato politico che sostiene Bacci ha tentato (piuttosto goffamente, dati gli esempi che ha portato) di negare che quest’amministrazione abbia sofferto di isolamento. Non solo isolamento, ma anche inerzia, mancanza di progettualità e talvolta insipienza, aggiungiamo noi. Specie in settori che sono sempre più importanti per l’economia locale. Come supposto motivo di vanto di questa giunta ci parlano del Polo Enogastronomico della Regione Marche, ma il Polo, di fatto, ancora non c’è. Ci parlano del protocollo di intesa per la creazione del Distretto Cicloturistico, ma si dimenticano di aggiungere che proprio per la scarsa capacità di collegamento di Bacci con altre istituzioni (a cominciare dalla Regione) questo progetto resta sulla carta, perché la Regione ha dato la precedenza – in termini di finanziamenti – al progetto della ciclovia che interessa la Valle del Musone. Al riguardo sottolineiamo che per qualificare l’offerta turistica, oggi l’unione di più realtà (pubbliche e private) che collaborano per il comune obiettivo di valorizzazione del territorio, più che un’opportunità è una necessità. E in tal senso, l’Amministrazione comunale jesina deve essere non solo promotrice, ma soggetto di coordinamento e di guida. Perché la Vallesina quanto e più di altre aree della regione (grazie allo stretto connubio tra turismo, produzioni tipiche di qualità e beni culturali di primaria importanza) è da considerarsi un distretto turistico naturale. Ed è assurdo non muoversi in tale direzione, o fermarsi a pose che sfiorano il ridicolo, come quella di appiccicare l’etichetta di “città regia».
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Il nostro comitato politico, specifica quindi Animali, «vuole che la città diventi effettivamente la capitale turistica della Vallesina, ma per fare questo salto di qualità occorre un deciso cambio di passo rispetto a quanto fatto finora; occorre mettere in campo delle rinnovate e ben più efficaci strategie in ambito sia culturale che turistico».