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Civica benemerenza a Nazzareno Mengoni, innovatore con la Kubedesign

Intervista al titolare della Kubedesign, innovativa start-up nel mondo dell'arredamento in cartone, premiato ieri sera (15 settembre) al teatro "La Nuova Fenice" di Osimo. «È un riconoscimento che aggiunge valore a quello che sto facendo fuori dalle mura»

OSIMO- Le civiche benemerenze, massimo riconoscimento ai cittadini osimani che si sono messi in luce nella loro attività professionale e non solo, ha visto quest’anno tra i premiati il 33enne Nazzareno Mengoni, titolare della start-up Kubedesign che da alcuni anni si sta affermando nell’innovativo campo dell’arredamento in cartone. Quella che all’inizio sembrava un’idea un po’ folle e pioneristica, si è rivelata con gli anni un’innovazione capace di attrarre sempre più nuove fette di mercato, sia per il design accattivante che per l’ecosostenibilità dei materiali. E così il sogno di un ragazzo all’epoca universitario sta diventando pian piano una realtà importante e consolidata, con prospettive di crescita più che interessanti.

Com’ è nata l’idea di fare mobili in cartone?
«Agli inizi degli anni 2000 ho studiato a Milano e penso di essere uno dei pochi Bocconiani che ha interrotto l’università perchè avevo deciso di avviare con mio fratello il brand Kubedesign. La volontà era quella di dare un’anima ad un materiale povero ma 100% riciclabile aggiungendo quello che noi Italiani sappiamo meglio fare, ovvero il Design. Come nella rivoluzione degli anni 80-90 della plastica, vogliamo aggiungere al settore arredo un’alternativa di alto livello ecosistenibile in cui piace dire che il design diventa democratico anche nel prezzo».

La tua azienda è una start-up ma vanta già numeri importanti…
«Ad oggi diamo lavoro a 11 persone e abbiamo 5 collaboratori esterni che si occupano della distribuzione fuori dall’Italia. Lo scorso anno abbiamo deciso di internazionalizzare completamente l’attività rinnovando anche il team di collaboratori interni. Come tutte le startup dobbiamo imparare a gestire sia lo sviluppo che le risorse umane. Infatti dopo una crescita veloce dei primi 5 anni, lo scorso anno abbiamo fatturato circa 600.000 euro che con un materiale povero significa aver prodotto migliaia di mq di arredi e progetti su misura. Siamo alla ricerca di un partner societario che voglia investire con noi nel riprodurre il format Kubedesign. Vogliamo aprirci alla possibilità di crescere avviando sinergie commerciali».

Con un mercato interno ancora in fase di ripresa l’export diventa imprescindibile…
«
Noi esportiamo all’esterno attorno al 70-80% della nostra produzione. Ma fare internazionalizzazione non è semplice ed è molto costoso. Inoltre i risultati non arrivano istantaneamente. A differenza degli anni pre crisi bisogna essere preparati, organizzati, fornire un’immagine d’eccellenza e selezionare dove si vuole andare».

La civica benemerenza a soli 33 anni. Te lo aspettavi?
«
Non me lo aspettavo assolutamente, quando ho ricevuto la telefonata che mi annunciava il premio ero fuori Osimo e quasi non volevo crederci. Sono molto orgoglioso perché nelle esperienze istituzionali e lavorative porto il nome della nostra splendida città ovunque. È un riconoscimento che aggiunge valore a quello che sto facendo fuori dalle mura».

Per lavoro hai viaggiato molto all’estero. Cosa serve al nostro territorio per crescere al passo degli altri?
«
La passata settimana sono tornato al Parlamento Europeo in qualità di Presidente dei giovani imprenditori della FederlegnoArredo Italia e quello che voglio far capire è questo: per legge siamo circa 2 anni indietro rispetto alle direttive europee. Una volta emanate le direttive gli Stati hanno due anni per renderle leggi…e noi arriviamo puntualmente alla fine del secondo. Se si considera che circa l’80% delle direttive Europee diventano obbligo di legge capiamo che due anni a questa velocità con cui va il mondo diventano troppi. Detto questo servono giovani che si impegnino a trasformare il paese, non perdendo la tradizione ma investendo sulla digitalizzazione, sull’innovazione, sull’internazionalizzazione, sulla scuola».

Una suggerimento su cosa dovrebbe fare l’Amministrazione per Osimo e cosa vorresti fare tu invece per la città
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L’amministrazione di Osimo sono sicuro che cerca di fare sempre il massimo perché vuole il bene della città. Osimo è un paese che ha delle opportunità incredibili e deve puntare sempre di più sul turismo. Cinesi, Americani, Europei in genere, persone che vengono dai paesi arabi pagano migliaia di euro per venire a visitare l’Italia, la storia e la cultura del nostro paese. Dobbiamo aiutarli in questo percorso. Noi Osimani siamo bravissimi e dobbiamo aprirci a questa prospettiva investendo nell’attrarre turisti aiutandoli anche con le nuove tecnologie perché i nuovi turisti sono digitali. Osimo è stupenda e dobbiamo solo mostrarla accogliendo chi viene a visitarci nel migliore dei modi. Oggi ci sono tutti i mezzi per essere con un click ovunque, possiamo mostrare i meravigliosi vicoli del centro storico in qualsiasi parte del mondo».

In passato presidente della Robur…ci potrà essere un tuo futuro coinvolgimento nel mondo dello sport?
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Ero veramente molto giovane in quel periodo e ho imparato molto. Adesso sono concentrato sulla Kubedesign, sulla FederlegnoArredo e su un progetto incredibile che sto seguendo a Milano, il più grande acceleratore d’aziende d’Europa aprirà qui in Italia perché siamo riusciti a trasmettere che qui ci sono opportunità di crescita per tutte le startup innovative».

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