Ci si appresta a chiudere uno degli anni più duri per l’Italia e per l’intero Pianeta. Come segnala Cna Macerata, sul versante produttivo, sono già 323 le imprese costrette a chiudere le saracinesche nella provincia maceratese e, rispetto al 2019, mancano all’appello anche 567 imprese non nate per nulla in questo funesto 2020. Per questo, serve un messaggio di speranza che Cna ha chiesto a padre Alberto Maggi. Appuntamento per lunedì 21 dicembre.
In questo Natale purtroppo particolare, da una parte non si può non tenere un occhio fisso sugli oltre 60 mila morti a causa del Covid, mentre con l’altro si possono scorrere i dati di una crisi economica preoccupante.
Gli analisti economici temono che con lo sblocco dei licenziamenti e con la fine di ristori e agevolazioni, il campo di battaglia sarò ancora più triste.
Scrive Cna Macerata: «I sacrifici richiesti alle piccole imprese, artigiani e commercianti, anche con quest’ultimo Decreto sono enormi; il dovere e l’obbligo di rispettarli sono incoraggiati dalla speranza che possano servire a coprire nella maniera meno cruenta possibile quel lasso di tempo che ci separa ancora dalla somministrazione a ciascuno di noi del vaccino».
Per aiutare tutti a darsi forza, motivazione, speranza e trovare una chiave di lettura oggettiva e di buon senso le Cna di Macerata, Fermo ed Ascoli Piceno hanno invitato padre Alberto Maggi, teologo, biblista e religioso dell’Ordine dei Servi di Maria, uomo illuminato nel panorama ecclesiastico locale e nazionale, a un incontro pubblico on-line.
Lunedì 21 dicembre alle ore 19,15, nell’incontro “Che Natale sarà?”, padre Alberto cercherà di spiegare questo nuovo, o forse solo più autentico, significato del Natale 2020 ai microfoni di Cna. Sarà possibile collegarsi in diretta tramite la piattaforma Zoom con link disponibile sul sito internet di Cna Macerata www.mc.cna.it o di seguire l’iniziativa sul Canale 14 Marche.