Francesca Gironi è stata confermata nell’ufficio di presidenza della Commissione femminile del Copa-Cogeca, la federazione europea che comprende le associazioni di agricoltori e cooperative agricole. Una bella soddisfazione per l’attuale responsabile di Coldiretti Donne Impresa Marche, già a Bruxelles nel corso del precedente biennio di mandato. «Alla Coldiretti che ha creduto in me e mi ha sostenuta e alle colleghe del consesso europeo che mi hanno dato la loro fiducia, vanno i miei ringraziamenti» ha commentato la presidente Gironi a caldo. «Abbiamo ora davanti a noi tante tematiche da affrontare. Penso anzitutto alla disparità di genere a livello lavorativo, in particolar modo retributiva e pensionistica, alla discriminazione per l’accesso al credito ma anche alle difficoltà esistenti per compensare vita privata e vita lavorativa, la gestione dei figli, degli anziani, un aspetto emerso in maniera prepotente proprio durante il lockdown. In questo biennio dovremo, inoltre, rimarcare il ruolo delle donne all’interno della nuova Pac».
A livello nazionale più di un’azienda agricola su quattro (28%) è guidata da donne per un totale di quasi 210 mila imprenditrici rosa che consentono all’Italia di conquistare il primato europeo. Stessa percentuale nelle Marche dove, secondo i dati della Camera di Commercio regionale, sono attive circa 7.200 aziende agricole a guida femminile: un’imprenditrice su cinque, tra le marchigiane, ha scelto la campagna. Proprio come Francesca Gironi che nel 2008 ha lasciato la precedente occupazione (comunicazione aziendale) per aprire la sua azienda agricola: un allevamento di cavalli a Jesi con centro ippico, maneggio, fattoria didattica, produzione di mangimi bio e progetti dedicati a soggetti fragili e inserimenti lavorativi.