80 anni di storia e di esperienza, 3 generazioni di imprenditori, 6 boutique, di cui una a Miami (USA); 110 brand in portfolio, 100 dipendenti e 44 milioni di fatturato. Questi sono i numeri di Coltorti, tra i maggiori retailer multibrand italiani nel settore fashion di lusso, con sede a Jesi.
E proprio da Jesi il Gruppo lascia «l’innovazione de retail» con la trasformazione della storica boutique nel primo “Phygital concept lab Coltorti” ovvero uno spazio di interazione tra mondo fisico e digitale. Sarà – afferma l’azienda – la «base per la sperimentazione di una nuova esperienza di acquisto», un «modello di sviluppo unico al mondo che fonde e-commerce e concept stores che pone il cliente al centro della scena».
«Nel sistema moda gli scenari mutano con estrema rapidità – spiega l’imprenditore Maurizio Coltorti – occorre sfruttare spazi non convenzionali, cavalcando nuovi trend e opportunità. I consumatori cercano nuovi stimoli, un coinvolgimento attivo, un’esperienza. Noi puntiamo a rendere questa esperienza memorabile; vogliamo regalare emozioni, non solo con il prodotto ma anche attraverso componenti immateriali, come l’empatia e la cura per i dettagli. Il nuovo spazio sarà contaminato da una nuova tecnologia digitale a supporto della vendita e aiuterà il personale a perfezionare l’esperienza d’acquisto attraverso applicazioni mobile e tools multimediali. Si lavorerà inizialmente su appuntamento con allestimenti personalizzati. La tecnologia su cui investiremo ci permetterà di sperimentare nuovi approcci di vendita, ma non sostituirà il piacere della relazione tra cliente e venditore».
Il nuovo concept lab di Jesi sarà anche concepito come spazio multifunzionale aperto alle idee e alla sperimentazione. Fra gli obiettivi dell’azienda, infatti, anche quello di lavorare affinché si creino connessioni e sinergie con istituti di ricerca e università specializzate nel settore moda e design. Il progetto nelle sue diverse fasi di sviluppo sarà svelato sia attraverso apposite comunicazioni, sia tramite le vetrine che “cambieranno pelle”, mano a mano che lo stesso progetto prenderà forma.
Spiega ancora Maurizio Coltorti: «Questo ambizioso progetto, che siamo certi avrà una visibilità internazionale e permetterà a Coltorti di allargare i propri orizzonti verso nuovi Paesi e i cui lavori partiranno dal mese di aprile per vedere poi la luce a fine anno, lo considero un dono alla città di Jesi. La storia di Coltorti è partita da Jesi, punto nevralgico e contenitore dei valori e della tradizione dell’azienda. La città se lo merita, così come i nostri clienti, il nostro più importante valore. Siamo fieri del fatto che questa nuova boutique, che nascerà dalla trasformazione dello shop tradizionale, possa costituire un esempio di eccellenza che renderà la città stessa pioniera nell’innovazione del retail».
Crescono, intanto, gli investimenti del Gruppo: le strategie negli ultimi due anni hanno interessato in maniera sinergica il lancio del sito e-commerce e l’apertura della boutique di Pescara; un mix che ha garantito una crescita costante del fatturato, attestandosi a quota 44 milioni di euro nel 2016.
Le nuove strategie per il 2017 fanno leva sull’imminente apertura di una sede operativa a Milano, nella zona per eccellenza del fashion, in via della Spiga; una location strategica per potenziare le relazioni con i partner del settore e per cogliere gli stimoli globali utili ad anticipare le esigenze del mercato. In ambito e-commerce l’aumento delle vendite già registrato lascia inoltre prevedere un forte trend di crescita anche per gli anni a venire: entro la fine del 2017, infatti, l’incidenza delle vendite online raggiungerà il 25% del fatturato globale del gruppo Coltorti.