FABRIANO – Comparto del commercio dell’area montana in una fase di stagnazione. I dati sono stati diffusi dal Centro studi della Cna Marche al commercio, alla ristorazione e all’alloggio di Fabriano e area montana.
«Nell’area del fabrianese nel 2016 si contano 830 attività del commercio all’ingrosso e al dettaglio, 243 attività di servizi di alloggio e ristorazione e 50 attività legate al settore artistico e dell’intrattenimento. Rispetto al 2015 – spiega Andrea Riccardi segretario della Cna territoriale – si registra una diminuzione di 5 attività del commercio al dettaglio e all’ingrosso, in termini percentuali una contrazione pari allo 0,6% (relativamente superiore a quanto rilevato a livello provinciale: -0,3%). Il numero delle attività dei servizi di alloggio e ristorazione, invece, rispetto al 2015 è aumentato di 6 unità, una variazione percentuale del + 2,5% e sostanzialmente in linea con la variazione percentuale rilevata nel territorio provinciale. Continua inoltre a registrarsi un aumento del numero di imprese legate alle attività artistiche e di intrattenimento culturale: nel 2016 nell’area si contano 50 imprese contro le 46 rilevate nel 2015».
Tenendo conto del numero di imprese dei singoli comuni dell’area fabrianese, in termini relativi, rispetto al 2015, a segnare il dato peggiore è Serra San Quirico, che perde il 7,5% del commercio all’ingrosso e al dettaglio, seguito da Genga (-2,2%) e da Fabriano (-0,5%). Positivi i dati per Cerreto D’Esi (+1,7%) e Sassoferrato (+0,8%). Per le attività dei servizi di alloggio e ristorazione, Sassoferrato è l’unico comune dell’area montana che segna un dato negativo (-5,3% rispetto al numero di attività registrate nel 2015); il resto del comuni dell’area contano un aumento: Cerreto D’Esi +12,5%; Genga +4% e Fabriano +3,4%.